Tutti “Nella pancia della balena”: Segni d’Infanzia svela l’autore
Lunedì 20 luglio conferenza-spettacolo di Cristina Cazzola all’arena Bike-in. Dalla giraffa al pipistrello: sull’arca del festival una tribù di quindici animali
MANTOVA. Tutti “Nella pancia della balena”, lunedì 20 luglio alle 21.15. Il primo degli eventi firmato Segni d’Infanzia all’arena Bike-in di Campo canoa s’inserisce, grazie al sostegno di Rotary Club Mantova, nella programmazione di Mantova Estate promossa dal Comune. Protagonista sarà Cristina Cazzola, attrice e direttrice artistica di Segni, che racconterà curiosità e storie sull’animale simbolo della XV edizione del Festival, e svelerà l’immagine della balena e il nome dell’artista che l’ha realizzata. «Sarà una sorta di conferenza spettacolo nella quale conosceremo meglio questo animale – racconta Cazzola – Ci sarà una bibliografia a lei dedicata, proiezioni video, le immagini della balena inviate dal pubblico. Comprenderemo come si tratta di un animale “ecologico”, fortemente attivo nel miglioramento del pianeta». Nel corso della serata si conoscerà anche il nome dell’artista (famoso) che ha realizzato l’immagine per l’edizione 2020.
«Si tratta di un baleniere simpatico – anticipa Cazzola – Ha creato una balena in 3d, materica. Un collage al cui interno si è rappresentato egli stesso. Un artista simpatico e creativo, attento alla questione ambientale». Ogni edizione si contraddistingue per un animale simbolo.
Autore dei primi sei, dal 2006 al 2011, è stato Dario Moretti, che ha caratterizzato con il suo segno grafico la giraffa, compagna di viaggio per guardar lontano, lo zebù, originale portafortuna, il salmone, che risale la corrente. E poi ancora: la tartaruga, scelta per riscoprire la lentezza, la farfalla, emblema della trasformazione, e il riccio, pungente e stimolante. Quindi, dalla settima edizione del festival, il passaggio di testimone a un artista ogni anno diverso.
Il primo della nuova serie è uno dei più importanti illustratori italiani: Francesco Tullio Altan, disegnatore della Pimpa, che ha regalato un aspetto ironico e accattivante al bombo, scelto per il suo volo ingegnoso e solo apparentemente improbabile. Nel 2013, per un animale come il ragno, dalla simbologia ricca e polivalente, è arrivato Alessandro Bergonzoni. Nell’anno della cicogna, uccello che incarna il movimento leggero e armonico, è stato scelto un coreografo di fama internazionale: Virgilio Sieni. Il 2015 ha visto protagonista l’illustratore Alessandro Sanna, autore di un pipistrello nella sua tipica posizione a testa in giù e dagli occhi ipnotici “a nota di violino”.
Si arriva al 2016 con il lupo da Nobel disegnato da Dario Fo. Un lupo fiabesco, elegante e sornione, che mostra i denti, ma sorride con dolcezza. Né tutto buono né tutto cattivo. L’anno successivo è toccato alla prima donna: la cantante Giorgia. Antenne come note musicali, un sorriso accennato, tanto carattere in poche e semplici linee: è la chiocciola. È stata quindi la volta di Licia Colò. La sua aquila è la regina dei cieli che sorvola boschi e valli, esplorando le vette. Per l’edizione dello scorso anno spazio al cavallo, in omaggio a Giulio Romano.
«Segni d’Infanzia rappresenta un patrimonio culturale ed educativo di assoluto valore non solo per Mantova, con le collaborazioni internazionali che ha saputo concretizzare – rivendica una nota dell’associzione – Il Rotary Club Mantova prosegue nell’impegno che lo ha visto affrontare altre emergenze nei mesi scorsi con varie iniziative, in linea con lo spirito di servizio rotariano che i suoi soci condividono e testimoniano».