Elezioni 2020, Cavatorta al 43% ipoteca la vittoria Zaffanella al ballottaggio da sfidante
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Fra due settimane il voto decisivo. Ora parte la caccia ai sostenitori. I due candidati: «Aperti a dialogare con tutti»
VIADANA. Nicola Cavatorta, fratello dell’ex sindaco scomparso lo scorso anno e sostenuto dal centrodestra, incassa un 43,15% dei consensi e vola al primo posto distaccando nettamente gli inseguitori e ponendo una seria ipoteca sulla vittoria definitiva. Al ballottaggio fra due settimane (si rivota domenica 4 e lunedì 5 ottobre) se la vedrà con Fabrizia Zaffanella, alla guida di una coalizione progressista. Ferma al 23,9% avrà davanti a sé l’arduo compito di provare a ribaltare il risultato. Fuori dai giochi, per ora, Alessia Minotti, che non supera il 16,66% e Silvio Perteghella (8,88%). Chiude il Movimento 5Stelle, deluso dall’ultimo posto (7,41%). Ma se questo primo turno sembra porre concrete basi per la vittoria del candidato sostenuto dalla Lega Nord, le due settimane che separano dal ballottaggio possono ancora offrire spiragli per una rimonta della Zaffanella che avrà ora il compito di raccogliere tutti i consensi fermati ieri dalla chiusura delle urne.
La soddisfazione della compagine di centrodestra che ha sostenuto la candidatura del 35enne ottico è palpabile. La vittoria finale ed il mantenimento della attuale maggioranza sembra a portata di mano. La competizione interna all’area leghista appoggiata dall’ex onorevole Gianni Fava, uscito dal partito in aperto dissidio con la linea nazionale di Matteo Salvini, poteva creare vuoti nelle file dei sostenitori dell’attuale maggioranza e riversare consensi su Alessia Minotti. Ma alla resa dei conti così non è stato. Cinque anni fa Giovanni Cavatorta al primo turno incassò 3.150 voti, quasi il 36%. Il fratello Nicola oggi ha portato a 3.798 consensi questa dote.
La maggioranza, non erosa dalla Minotti, ma anzi rafforzata, alza l’asticella che la seconda arrivata, la Zaffanella, dovrà tentare di superare fra due settimane. Fra le due liste che la sostengono, il Pd si svena e scende al 10%, travasando i voti nella civica che balza al 15% mentre una parte dei consensi possono essere giunti da area ambientalista e grillina. Ma il gap da superare resta comunque alto. Anche pensando di poter ricevere contributi dall’area di sinistra di Silvio Perteghella, che, aumentando i consensi rispetto a 5 anni fa, supera il Pd, e dai grillini che crollano dal 15,21% di cinque anni fa al 7,41% di oggi.
Stamattina i candidati hanno seguito lo spoglio passo passo dalle proprie sedi elettorali. «Una bella responsabilità? Certo, ho sempre avuto la consapevolezza - dice Cavatorta quando la sua vittoria è ormai delineata - che si trattava di un percorso difficile. Perché oggi il mondo è cambiato. E bastava leggere tutti i programmi elettorali dove lo spazio dedicato al sociale è stato ampio. Ma io penso anche al mondo del lavoro, perché benessere e temi sociali sono legati. Comune Comuni si devono erogare i servizi, sostenere lo sviluppo, collaborare con enti sovraccomunali perché da solo l’ente non ce la fa». Parole già da sindaco in pectore. Ma prima c’è da passare lo scoglio del ballottaggio. Come si muoverà Cavatorta nel ruolo di avvantaggiato? «No - dice scuotendo la testa -. Io dialogo con tutti, senza pregiudizi e senza rancore per nessuno. Ci sono tanti punti dei programmi elettorali che sono comuni». A dividere il suo fronte sono però stati anche spunti personali. «I personalismi vanno abbandonai. Io sono per la collaborazione. Per raccogliere le istanze del territorio e dei cittadini. Anzi. Le dico che anche con chi mi troverò contro la ballottaggio so che vi sono punti di convergenza. Perché l’interesse da tutelare deve essere quello di Viadana e dei viadanesi. Viadana in testa - dice ripetendo slogan e nome della sua civica - perché è giusto che vi siano sensibilità diverse».
Improntata a cautela le dichiarazioni di Fabrizia Zaffanella. «Direi che sono soddisfatta per il nostro risultato. Abbiamo ampliato il consenso rispetto a cinque anni fa». E la delusione? «Ci aspettavamo più travaso di voti fra maggioranza e Minotti. Non c’è stata l’erosione che molti pronosticavano». Adesso come ci si muoverà? «Intanto faremo una seria analisi del voto. Per ora posso dire che ritengo che la nostra sia stata una buona campagna elettorale nella quale abbiamo messo in campo i contenuti, ma anche la sobrietà. Questo ci ha fatto conquistare la fiducia di persone che tradizionalmente non votano in area progressista. Sono stati convinti dalle nostre idee e dal modo di porle. Ora puntiamo ad allargare ulteriormente questo consenso chiamando a raccolta tutte le persone che vogliono un cambiamento. Obiettivamente Viadana è decaduta nell’ultimo quinquennio. Ora ci aspetta il compito di provare a cambiare. In meglio»