Mantova in aiuto di Cuba che soffre Inviati farmaci, ecografo e siringhe
MANTOVA. Un milione e 350mila euro. È il valore del materiale sanitario raccolto tra agosto e febbraio e inviato a Cuba dall’Associazione Italia-Cuba, circolo Desenzano-Mantova. Mascherine, occhiali protettivi, siringhe per vaccino, guanti sterili, materiale ortopedico; ma anche un ecografo, stetoscopi, saturimetri, pallet di saponi igienizzanti e carrozzine per anziani e disabili.
«La raccolta è andata molto bene – spiega Massimo Fedrigo, segretario del circolo Desenzano-Mantova – è un segnale di ringraziamento verso Cuba e le due brigate mediche arrivate a Crema e Torino a marzo 2020: si sono messe a disposizione in un momento in cui la nostra sanità era al collasso».
Cuba sta continuando a vivere una situazione molto delicata a causa dell’embargo a cui è sottoposta da sessant’anni. «I cubani non possono acquistare materia prima per produrre medicine e questo secondo noi è un blocco genocida; sono stato a Cuba di recente, la situazione è tragica: le farmacie non hanno nulla, la popolazione ha bisogno di noi». Pochi farmaci, prezzo del latte proibitivo, deficit di materie prime.
Per altre donazioni l’associazione ha organizzato una cena sabato prossimo, 19 febbraio (ore 20) all’Arci Te Brunetti (prezzo venti euro, prenotazioni allo 0376/1690181). Il ricavato sarà destinato all’acquisto di medicinali. Materiale sanitario, e non solo: in programma anche un progetto musicale e uno dedicato alle donne nella città cubana di Baracoa. «Abbiamo un’iniziativa per i bambini legata alla musica, una raccolta di strumenti a corda e a fiato: è possibile fare donazioni all'Arci Virgilio. Un altro progetto, invece, punta a dare un reddito alle donne abbandonate con figli: stiamo costruendo un laboratorio di tessitura».