Ammesse le liste dei big: in totale sono trentadue

MANTOVA. Sono state ammesse tutte le liste dei partiti big in Lombardia, mentre sono state ricusate quelle presentate, sia per la Camera che per il Senato, da Referendum e Democrazia di Marco Cappato, per la nota questione delle firme digitali e non cartacee, ma anche quelle di Forza Nuova, che l'ha presentata solo per il Senato, dei Gilet Arancioni e del Movimento Animalista. È questo l'esito definitivo delle verifiche effettuate dai giudici degli Uffici elettorali della Corte d'Appello di Milano, che hanno ammesso in totale 17 liste e ne hanno ricusate 6 per i collegi della Camera, mentre hanno dato l'ok a 15 liste, bocciandone 7, per quelli del Senato.

I giudici hanno ammesso tutte le liste dei partiti principali: Pd, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Cinque Stelle, Impegno Civico, Azione-Italia Viva, Verdi e Sinistra Italiana e +Europa. E ancora Noi Moderati, Italexit, Italia sovrana e popolare, la lista di Mastella, Unione popolare e Vita. Bocciate, invece, anche le liste di Destre Unite (non aveva le firme) e di Alternativa per l'Italia-No Green pass. I Gilet Arancioni, così come il movimento di Cappato e il Pci, hanno già annunciato la presentazione dei reclami. Avranno 48 ore di tempo per depositarli e la Cassazione dovrà decidere entro domenica. Poi, lunedì ci sarà l'estrazione per le posizioni dei simboli nelle schede.