Ryanair contro eDreams: “Aumenti del 216% sui prezzi dei biglietti aerei e prezzo del bagaglio a mano raddoppiato”. La replica: “Arroganti”
La compagnia aerea ha inoltre espresso frustrazione per l'assenza di azioni concrete da parte dell'Agcm, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana, chiedendo spiegazioni al presidente Roberto Rustichelli
L'articolo Ryanair contro eDreams: “Aumenti del 216% sui prezzi dei biglietti aerei e prezzo del bagaglio a mano raddoppiato”. La replica: “Arroganti” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Nel mondo competitivo delle compagnie aeree low cost e delle agenzie di viaggio online (OTA), la trasparenza delle tariffe è fondamentale per guadagnarsi la fiducia dei consumatori. Tuttavia, recenti accuse mosse da Ryanair mettono in luce una pratica preoccupante che coinvolge eDreams, un’agenzia di viaggi online, ritenuta responsabile di sovraccaricare significativamente i consumatori per servizi quali la prenotazione di posti e il trasporto bagagli.
Secondo un sondaggio pubblicato da Ryanair, eDreams si sarebbe resa colpevole di un aumento del 216% sul costo della prenotazione di posti, facendo pagare ai consumatori 25,24 euro per un servizio che sul sito di Ryanair costa solo 8 euro. Analogamente, per la franchigia bagaglio da 10 kg, eDreams addebiterebbe 39,42 euro, contro i 19,79 euro richiesti da Ryanair, duplicando di fatto il costo per i consumatori.
Ryanair non risparmia critiche anche verso altre OTA, come Opodo, Gotogate e Mytrip, accusate di truffare i consumatori attraverso l’applicazione di sovrapprezzi nascosti e commissioni per servizi inesistenti, che possono arrivare fino a 65 euro per prenotazione. Queste pratiche, secondo la compagnia irlandese, sarebbero del tutto assenti sul proprio sito ufficiale, dove la trasparenza delle tariffe è garantita.
L’atteggiamento delle OTA viene definito da Ryanair come una forma di “pirateria”, un’accusa grave che solleva interrogativi sull’efficacia dei meccanismi di tutela dei consumatori in Italia. La compagnia aerea ha inoltre espresso frustrazione per l’assenza di azioni concrete da parte dell’Agcm, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana, chiedendo spiegazioni al presidente Roberto Rustichelli sul perché non sia stato intrapreso un percorso punitivo nei confronti di eDreams e delle altre OTA coinvolte.
Non si è fatta attendere la replica di eDreams: “Le reazioni sprezzanti di Ryanair alla decisione dell’Agcm di avviare una procedura cautelare, mirate a bersagliare i concorrenti con dichiarazioni false e diffamatorie, mettono ancora una volta in evidenza le stesse ragioni per cui le autorità antitrust hanno avviato indagini nei loro confronti in primo luogo”, ha fatto sapere un portavoce della piattaforma. “Questo comportamento aggressivo e arrogante – continua la nota di eDreams – mira a deviare l’attenzione dalle proprie azioni discutibili e ne sottolinea la cultura anticoncorrenziale. Applaudiamo l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sul comportamento di Ryanair verso le agenzie di viaggio online, un comportamento ora dimostrato essere dannoso per i consumatori. Affrontando con decisione l’abuso della posizione di mercato da parte di Ryanair a svantaggio dell’intero ecosistema dei viaggi e, soprattutto, dei consumatori, l’Agcm invia un forte messaggio, ponendosi come guardiano dell’integrità del mercato e dei diritti dei consumatori. Siamo contenti di continuare a collaborare con l’Agcm a vantaggio dei consumatori e dell’intero settore”.
Nel frattempo, Ryanair ha raggiunto accordi di distribuzione “Approved OTA” con sei grandi agenzie, tra cui Loveholidays e TUI, impegnandosi a una maggiore trasparenza e a evitare il sovraccarico dei consumatori. Tali accordi rappresentano un modello positivo di collaborazione, che contrasta fortemente con le pratiche denunciate. La questione si complica alla luce di una recente sentenza della Corte d’Appello di Milano, che ha respinto le accuse di abuso di posizione dominante mosse dalle OTA contro Ryanair. La Corte ha ritenuto “ragionevole” la politica di vendita diretta della compagnia irlandese, sottolineando come questa abbia contribuito a ridurre i costi e le tariffe per i consumatori italiani.
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