Pre-season: Bonny, Pio e Sucic le luci, Luis Henrique deve crescere
L’Inter di Cristian Chivu chiude il precampionato con qualche sorriso, ma anche con diverse domande, in parte legate a un mercato ancora da completare. Dopo la prima sgambata contro l’U23, i nerazzurri hanno chiuso la pre-season con tre vittorie:
- vs Monaco 2-1 (Lautaro, Bonny)
- vs Monza 2-2, poi 5-3 ai rigori (Birindelli autogol e P. Esposito)
- vs Olympiacos 2-0 (Dimarco, Thuram)
Nonostante la preparazione sia partita in ritardo per il Mondiale per Club e l’estate sia stata intensa, tutti i reparti sono arrivati a una condizione più che accettabile. Chivu può sorridere, ma resta vigile su alcune lacune tattiche in vista dell’esordio in campionato contro il Torino.
La ThuLa è pronta
Il 2-0 contro l’Olympiacos ha confermato che Marcus Thuram sta finalmente tornando ai suoi livelli. Dopo un inizio complicato tra infortuni e tensioni post-Mondiale, il francese ha ritrovato continuità: prima l’assist vincente per Dimarco, poi il gol personale che ha chiuso la gara. Anche Lautaro è apparso in ottima forma: a segno contro il Monaco, il capitano nerazzurro sembra voglioso di riprendere il cammino verso il successo con l’Inter. La coppia “ThuLa” promette scintille per la nuova stagione.
Bonny e Pio fanno ben sperare
Tra le note più positive di questa pre-season ci sono Bonny e Pio Esposito. I due giovani hanno dimostrato sostanza e qualità: Bonny con i suoi dribbling e lampi di classe può diventare un’arma letale a partita in corso, mentre Pio, con la sua stazza e il senso del gol, offre a Chivu varianti tattiche importanti. Il reparto offensivo nerazzurro quest’anno appare più profondo: oltre ai titolarissimi Thuram e Lautaro, i due giovanissimi rappresentano più di una semplice alternativa. La loro freschezza atletica e la fame di gol potranno pesare nel corso della stagione.
Sucic illumina, Luis Henrique deve crescere
A centrocampo, in attesa di capire se Chivu punterà su un modulo a due o a tre, Sucic è stato la nota più positiva. Impiegato da regista basso in assenza di Calhanoglu, il croato ha mostrato sprazzi di classe e capacità di cambiare ritmo, con margini di crescita interessanti. Qualche lampo anche da mezzala, pronto a dare nuova linfa alla manovra nerazzurra.
Tra i meno brillanti c’è invece Luis Henrique. Il brasiliano, pagato 23 milioni e arrivato con grandi aspettative, nelle amichevoli non ha ancora lasciato il segno: timido nell’iniziativa e impacciato nelle giocate, per ora non rappresenta un’alternativa reale a Dumfries. Presto per giudicarlo, ma servirà una crescita rapida se l’Inter vuole sfruttarlo come pedina importante.