Opta, la favorita per lo Scudetto 2026: tra numeri e nuove certezze
La Serie A 2025/26 è partita e la domanda che accompagna i primi turni è sempre la stessa: chi riuscirà a cucirsi addosso il tricolore? Stavolta i dati e le analisi sembrano più concordi che mai. L’Inter viene considerata la principale candidata, forte di una rosa competitiva, di scelte di mercato dure e di una guida tecnica nuova ma già carismatica.
Non è soltanto una percezione dei tifosi: a dirlo sono le simulazioni del Supercomputer di Opta e le lavagne degli esperti, che convergono nello stesso verdetto. L’attenzione si riflette anche sull’andamento delle quote vincente Serie A, che raccontano un equilibrio meno serrato di quanto si potesse immaginare a inizio estate.
Il responso di Opta: Inter davanti a tutti
Secondo le simulazioni effettuate da Opta, che hanno riprodotto per 10.000 volte lo sviluppo del campionato, l’Inter ha il 36,09% di probabilità di vincere lo Scudetto, con una media stimata di 76 punti a fine torneo.
Alle spalle, il Napoli campione d’Italia non va oltre il 13,25%, mentre l’Atalanta si attesta al 13,18% e la Roma al 10,29%. Milan e Juventus restano più indietro, entrambe sotto l’8%. Un divario che impressiona e che spiega perché, a livello statistico, i nerazzurri partano davanti a tutte le rivali.
Oltre ai numeri, il dato più incoraggiante riguarda la continuità che l’Inter ha dimostrato negli ultimi anni. La capacità di mantenere una media punti elevata, abbinata a un’organizzazione tattica collaudata, rende i nerazzurri meno vulnerabili ai cali di rendimento. In breve, la struttura della squadra sembra essere in grado di garantire stabilità e risultati nel lungo periodo, un vantaggio competitivo che pochi avversari possono vantare.
Continuità e novità: la mano di Chivu
Il cambio in panchina, con l’arrivo di Christian Chivu, non ha scalfito le certezze. L’ex difensore ha raccolto l’eredità pesante di Simone Inzaghi, trovando però una rosa già consolidata e con riferimenti chiari in ogni reparto. Sommer tra i pali, Bastoni in difesa, Calhanoglu e Barella in mezzo, Dimarco sulle corsie e la coppia Lautaro–Thuram in attacco costituiscono la spina dorsale rimasta intatta.
Il mercato ha poi portato un rinforzo di livello europeo come Manuel Akanji, arrivato in prestito oneroso da 2 milioni con diritto di riscatto a 15, che diventerà obbligo in caso di Scudetto. In uscita, il sacrificio di Benjamin Pavard, ceduto al Marsiglia con formula simile (prestito da 2,5 milioni e diritto fissato a 15), ha permesso al club di mantenere equilibrio tecnico ed economico.
Il mix tra continuità e rinnovamento spiega perché l’Inter non sia solo la favorita dei modelli, ma anche quella più accreditata dagli analisti.
I rivali principali e il fattore esperienza
Se il Napoli campione in carica rimane la rivale più pericolosa, anche Milan, Juventus, Roma e Atalanta cercheranno di mettere pressione all’Inter. A livello tecnico, però, le analisi evidenziano una distanza non trascurabile tra queste squadre e i nerazzurri.
L’Inter, infatti, dispone di un gruppo rodato che ha affrontato insieme diverse stagioni ai vertici. Questa esperienza comune rappresenta un valore aggiunto, perché permette di affrontare meglio i momenti di difficoltà.
La leadership di Lautaro Martinez, la maturità tattica di Barella e la solidità di Sommer in porta sono pilastri che garantiscono stabilità. A ciò si aggiunge una società che negli ultimi anni ha dimostrato capacità di programmazione.
Nonostante sacrifici ancora duri da accettare per quel che riguarda il mercato, il club è riuscito a mantenere alto il livello della rosa, consolidando la propria posizione tra le big del calcio europeo.