GASPERINI: "Roma piazza straordinaria, c'è tanto da lavorare. Dobbiamo conquistare il consenso dei tifosi, ma c'è tutto per fare bene" (VIDEO)
IL GUSTO - Tra le tante passioni di Gian Piero Gasperini c'è anche il vino e l'allenatore della Roma possiede l'azienda vitivinicola "Cascina Gilli" a Castelnuovo Don Bosco (nel Monferrato Astigiano). Il tecnico giallorosso ha rilasciato un'intervista in cui si concentra proprio su questo rapporto con la natura, parlando però anche del nuovo impegno nel club capitolino. Ecco le sue dichiarazioni.
Dai campi di calcio ai filari della vigna: come è questo passaggio?
"Un po' diverso. Qui è un posto dove ritrovi serenità e tranquillità, dove i tempi sono scanditi in modo molto più lento. Ma è un bel contrasto con il calcio, ritorni rigenerato con tanta voglia di ripartire".
Come nasce questo amore per la natura e per l'uva?
"Ho sempre avuto questo amore anche se non l'ho mai potuto coltivare, dato che ho sempre vissuto in città. Ma era una cosa che mio padre desiderava sempre, magari lontano dalla città per dedicarci un po' alla natura. Invece per tanti motivi sono sempre stato impegnato con il calcio e mio padre era anziano, quindi non siamo riusciti a realizzare questo sogno. Con il Covid, a differenza di altre volte, la mia famiglia ha iniziato a prendere in considerazione la possibilità di avere uno spazio distante dalla città dove poterci radunare anche con gli amici. Questo progetto ci ha preso sempre di più e l'impegno è sempre maggiore".
Le sue origini piemontesi rimangono salde: non ha avuto dubbi se investire in un altro posto?
"L'Italia è splendida. Ho sempre rinunciato di andare all'estero, l'Italia è il posto migliore per vivere. Da calciatore ho vissuto tanti anni a Palermo e Pescara, ho giocato e allenato in molte regioni italiane tra Toscana, Liguria e Lombardia. Ora sono a Roma, ma le radici di tornare a casa dove ci sono i familiari e gli affetti ci sono sempre state. Quando possibile sono sempre rientrato qui".
Come nasce l'idea di "Cascina Gilli"?
"Grazie a mio figlio Davide. Anche lui ha pagato pesantemente il lockdown con i bambini in casa e finalmente si sono convinti anche loro aiutandomi nella ricerca. Abbiamo trovato questo posto che ci è piaciuto subito, c'era la possibilità di prenderlo e abbiamo iniziato con un casolare nuovo. Vicino abbiamo scoperto questa "Cascina Gilli", che già dagli anni '80 era un punto di riferimento per i vini nel Monferrato. E piano piano siamo entrati in società con questa cascina, poi ci siamo anche appassionati. Quando posso dedico del tempo qui volentieri".
Oggi è pronta l'uva fresa?
"Me lo auguro. L'evoluzione dei vini è notevole, c'è molta cura nel coltivare e nella produzione. Anche con l'intervento degli enologi si sono corrette certe criticità e valorizzare le qualità. La fresa è un vitigno che ha potenzialità notevoli ed è destinato a crescere sempre di più".
Gestire la cantina è un gioco di squadra: quanto è importante la gestione del team?
"Come in tutti i club la capacità di fare squadra è ciò che rende e che dà un valore aggiunto e in questo caso vale anche qui. Ci sono ragazzi giovani che stanno cercando di portare avanti l'aspetto commerciale e di qualità".
Ci vuole anche un fuoriclasse come Dybala...
"Assolutamente sì. I fuoriclasse sono importanti, ma non è mai fine a sé stesso. Deve lavorare per la squadra e dà un valore aggiunto a essa".
Il passaggio alla Roma come sta andando?
"Bene. Siamo partiti benissimo e speriamo di continuare così in campionato. C'è molto da lavorare, ma la piazza è straordinaria e c'è una passione per il calcio incredibile. Bisogna lavorare bene e conquistare anche il consenso".
Ha trovato ciò che si aspettava?
"Sì. Sapevo benissimo i lati positivi e anche alcune difficoltà, ma le stiamo affrontando. Siamo appena partiti, ma ci sono tutte le condizioni per fare un bel lavoro e per far sì che la gente a Roma sia soddisfatta e felice per la squadra".
Come si fa a portare un vino in Champions o a fargli vincere uno Scudetto?
"Questo, come sempre, è legato alla gente. Non siamo noi che decidiamo dove andare, dobbiamo pensare a migliorarci ogni volta. L'apprezzamento della gente la cosa più importante".
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