Campolongo. Mette la bandiera nazista sul tetto. Fiano (Pd) e l'Anpi: «Fatela togliere»

Il deputato Pd dopo l'esposizione del vessillo hitleriano: «Esposizione insopportabile». I partigiani della Riviera pronti a manifestare: il Comune prenda le distanze 

la denuncia

«Non dovrebbe essere permessa in alcun modo l'ostentazione di simboli e della bandiera di uno stato che hanno provocato milioni di morti e che si è macchiato dei peggiori crimini contro l'umanità compiuti nella storia dell'uomo». Così Emanuele Fiano - deputato del Pd, autore di una proposta di legge nella passata legislatura, poi bloccata, che puntava a un inasprimento delle pene contro gli autori di propaganda del regime fascista e nazista - intervenendo sulla vicenda della bandiera nazista esposta da un residente di Campolongo in via Monte Ortona domenica scorsa.

Nel caso di Campolongo, pur segnalato da diversi cittadini, non si è potuto intervenire denunciando il residente che ha esposto la bandiera perchè non si trattava propriamente di una “bandiera del partito nazista” ma della bandiera da guerra dello stato tedesco, insomma un cimelio storico e, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine al Comune « all'interno della sua proprietà».

«Condanno fermamente» dice Fiano «queste dimostrazioni ideologiche con simboli terribili, espressione di uno Stato, la Germania nazista, che ha provocato milioni di morti. Uno stato criminale che ha compiuto i peggiori crimini che l'uomo abbia mai visto sulla faccia della Terra. Per questo ribadisco che non dovrebbe mai essere permesso che questi simboli terribili possano essere esposti. Si tratta di episodi che purtroppo preoccupano e che in questi ultimi tempi in Italia si ripetono sempre più spesso».

Sulla questione interviene anche ll'Anpi della Riviera del Brenta. «Siamo pronti a lottare» spiega Tullio Cacco «e a manifestare da subito se necessario contro chi ostenta simboli ed ideologie che hanno provocato lutti e distruzione. Chiediamo anche alle istituzioni locali compreso il Comune di prendere fermamente le distanze dall'autore di quel gesto». Un episodio simile, sempre da parte della stessa persona si era verificato un anno fa. —

Alessandro Abbadir