Università, polo tecnologico e congressi: tutti i progetti per lo sviluppo del Lido
Non più solo turismo balneare e Mostra del Cinema: sul tappeto nuovi progetti che si stanno concretizzando
Oltre il turismo c’è di più. I recenti progetti che si stanno concretizzando e che riguardano il Lido aprono un’interessante prospettiva di sviluppo per l’isola, finora ancorata unicamente al turismo balneare, all’indotto tardoestivo legato alle presenze in arrivo per la Mostra del Cinema e all’attività alberghiera integrativa di quella già fiorente nella città storica.
Pur essendo scesa sotto il tetto dei sedicimila abitanti, la comunità lidense è comunque ancora viva e giustifica un tessuto commerciale e di servizi ancora maggiormente legato alla residenza, a differenza di Venezia, dove è soprattutto la domanda turistica ormai a governare i ritmi dei cambiamenti. Sono innanzitutto due i progetti che potrebbero effettivamente favorire il futuro dell’isola.
Il primo e forse il più vicino alla realizzazione è quello che riguarda il nuovo Campus universitario che Ca’ Foscari intende insediare nelle Caserma Pepe Bellemo.
L’intervento, per cui l’ateneo guidato dalla rettrice Tiziana Lippiello ha già previsto un investimento di oltre 32 milioni di euro nel prossimo triennio, prevede la realizzazione di 207 posti alloggio suddivisi in mini alloggi da uno o due posti letto. Sono inoltre previste aree comuni, di ristorazione, di svago e studio, nonché spazi per la gestione e manutenzione degli edifici dell’intero comparto.
L’ateneo è in pole position per il nuovo finanziamento del bando che prevede il cofinanziamento fino al 75 per cento del costo totale da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari.
A Ca’ Foscari toccherà dunque spendere effettivamente circa 5,5 milioni di euro contro i 27 assicurati dal Ministero dell’Università.
Se quest’anno dunque arriverà il via libera ministeriale all’intervento, esso potrebbe essere realizzato nel giro di due anni e creare quindi una nuova domanda, non di tipo turistico, per l’economia dell’isola.
L’esempio più recente è quello dell’insediamento universitario a Santa Marta San Basilio da parte di Ca’ Foscari e Iuav in un’area “depressa” della città storica e che ha creato le condizioni per l’apertura di attività legate alla domanda studentesca ma che incrociano in buona parte quelle necessarie anche alla residenza.
L’altro grande progetto, in un’area non distante dall’ex Caserma Pepe, è quello che riguarda la trasformazione dell’ex Ospedale Al Mare in un polo tecnologico-sanitario, abbandonando le precedenti destinazione di tipo ricettivo-turistico previsto sia dal progetto, poi fallito, di EstCapital, sia da quello anch’esso saltato di Cassa Depositi e Prestiti con Th Resorts e Club Mediterranée.
Il progetto presentato dall’imprenditore tedesco Frank Gotthardt con la sua Compugroup Medical Management, che ha già chiuso con Cassa Depositi il preliminare di vendita per 24, 6 milioni di euro, è forse l’unica occasione per il recupero del fatiscente complesso ex sanitario abbandonato da anni e in funzione solo per il Distretto sanitario del Lido nel Monoblocco. Previsto l’arrivo di un migliaio di persone con la realizzazione di foresteria, appartamenti, uffici, laboratori, un ristorante, un bar, un asilo nido, negozi, una chiesa e il recupero del Teatro Marinoni.
Contemplata anche, come nel precedente progetto, la realizzazione di uno stabilimento balneare a uso degli occupanti del nuovo polo. Servirà naturalmente l’approvazione della necessaria Variante al Prg da parte del Comune, ma anche in questo caso, si apre uno scenario di grande interesse per l’indotto e le ricadute per l’isola, con una domanda, ancora una volta, rivolta anche ad attività di tipo non turistico.
A tutto ciò va aggiunto l’ormai quasi definitivo recupero dell’ex Casinò, come polo congressuale permanente, con il vicino Palazzo del Cinema, oltre che struttura di servizio della Mostra del Cinema.
E il nascere di altri progetti di tipo universitario sanitario, anche se non pienamente condivisi dagli atenei veneziani, come il nuovo corso di laurea in Medicina dell’università privata UniCamillus, attivato nella la sede dell’Ircss San Camillo, dall’altra parte del Lido.
Ce n’è abbastanza per coltivare almeno la speranza di una nuova idea di sviluppo dell’isola. Resta, sul fronte alberghiero il “buco nero” del mancato recupero dell’hotel Des Bains.