Affitti, carburanti, alimentari: mille euro in più per ogni famiglia del Veneziano
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La stangata che ci attende nel 2024: a essere colpiti soprattutto gli anziani che vivono da soli. Adiconsum registra un boom di chiamate per districarsi tra offerte commerciale e proposte di mutui
Alimentari, trasporti, telefonia, l’incertezza dei costi energetici e il temuto aumento di mutui e tariffe. Un mix preoccupante per le famiglie veneziane che si ritrovano nel 2024 a mettere in conto una spesa di circa mille euro in più.
Lo segnala con preoccupazione l’Adiconsum: affitti e bollette che schizzano in alto, con un aumento medio a famiglia di oltre 970 euro. A essere penalizzati gli anziani con pensioni minime e i ceti meno abbienti, dopo un 2023 passato a tribolare con l’inflazione e il caro prezzi degli alimentari. Conferme dall’associazione dei consumatori Adico di Mestre. Il presidente Carlo Garofolini parla di «tempesta perfetta.
Tutto è fuori controllo e mancano leggi e pene certe contro chi specula». Le cifre degli aumenti: le assicurazioni (oltre 60 euro a famiglia) e altri servizi (quelli bancari più 18 euro), affitti e costi di luce, acqua e gas impensieriscono i consumatori. Adiconsum e Fnp Cisl di Venezia parlano di continue chiamate di cittadini preoccupati. I generi alimentari dovrebbero incidere 231 euro in più a nucleo familiare. Per il telefono aumenti tra i 30 e i 35 euro a famiglia, mentre i costi del carburante sono stimati in più 160 euro.
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Per gli affitti Adiconsum stima una crescita del 5,4 per cento (aumento annuo di 396 euro), mentre per le bollette, con il passaggio dal mercato tutelato a quello libero, le offerte a prezzo fisso sono, in media, più care del 50 per cento rispetto a quello a maggior tutela. Aumentano poi i trasporti, dai biglietti del treno ai pedaggi autostradali.
«Per i contratti di locazione», spiega la presidente di Adiconsum Venezia Jacqueline Temporin, «incideranno non solo l’inflazione ma anche la scarsità di alloggi per chi gioca al rialzo speculativo. Il nostro consiglio è farsi un budget e assicurarsi di potersi permettere un nuovo canone. Se si è lavoratori o studenti, meglio considerare l’ipotesi di condividere l’appartamento. Meglio cercare una zona meno costosa ma qui si deve fare attenzione alle spese per i trasporti e alla distanza dall’ufficio o dall’università.
Ci sono sussidi disponibili nei singoli Comuni ed è bene chiedere informazioni. C’è il serio rischio che molte famiglie restino intrappolate nel canone d’affitto che, alla lunga, può diventare una concausa di povertà per i rischi d’insolvenza». In allarme anche gli anziani che si rivolgono a Fnp Cisl per capire come destreggiarsi in mercati in continua evoluzione con prezzi in salita.
«La mancata rivalutazione delle pensioni in modo corretto», spiega il Segretario di Fnp Cisl Venezia Luigino Michelon, «è per gli anziani uno dei timori maggiori perché, a cascata, poi si va a riflettere su tutto il resto: le bollette sono sempre in crescita, quando il potere d’acquisto continuare a calare». Tra i temi più controversi, il passaggio dal mercato tutelato a quello libero. Davanti agli sportelli delle aziende energetiche in città si vedono le code. «Molti anziani – continua Michelon – temono anche le “fregature”. Sono tempestati ogni giorno di chiamate da parte di operatori, che propongono loro, anche in modo fraudolento, le offerte più disparate, con contratti capestro».
Tante le vertenze: una donna, che vive sola, si è ritrovata con una bolletta del gas da oltre 900 euro, quando, di solito, non paga più di 100. E poi altri 400 euro per il cambio del contatore. Fnp sta promuovendo nel territorio degli incontri per aiutare i consumatori a orientarsi in modo corretto.