Mestre, si drogano sotto le finestre della scuola elementare
Una foto che lascia l’amaro in bocca. Il nuovo anno si apre nel quartiere Piave di Mestre con una immagine dura. In via Dante, sotto le finestre della Scuola Elementare Battisti, chiusa in questi giorni per le vacanze natalizie, due persone sono sedute sul marciapiede intente al rito del buco di eroina, una terza, in piedi, vicino a loro (fuori inquadratura), cammina avanti indietro parlando al telefono.
La segnalazione
La situazione è stata subito segnalata con una telefonata alla polizia locale, che ha promesso di inviare una pattuglia. Alla fine il terzetto se ne è andato via da solo. Evidente rimane la necessità di intervenire sul problema droghe a Mestre.
«Siamo stufi, è ora di finirla di vivere con queste scene davanti agli occhi», dice la cittadina rimasta colpita dalla visione dei tossicodipendenti intenti a drogarsi sotto alle finestre della scuola. Foto rilanciata anche sui gruppi Facebook del quartiere. Ma tra i commenti c’è anche chi evidenzia che vi sta una differenza evidente tra chi vende la droga e i consumatori che spesso vivono in strada per giorni in condizioni precarie.
Nei giorni scorsi una donna ha portato una diciottenne che dormiva in strada al Pronto soccorso per avere aiuto.
«Potenziate i servizi»
E molti ribadiscono la necessità di potenziare i servizi sanitari sul tema delle dipendenze, aumentando gli operatori di strada e del Serd. Certamente vanno tutelati anche i luoghi dedicati all’infanzia come lo sono le scuole.
La Battisti ha uno degli affacci proprio su via Dante, la strada pedonale e ciclabile che conduce al sottopasso per Marghera, spesso ritrovo di pusher e consumatori di droghe. Sui muri del sottopasso nei giorni scorsi è apparsa una scritta emblematica: «Mestre è una condanna. Se ci stai entrando, salvati fin che sei in tempo. Quando te ne accorgerai sarà troppo tardi».