Gite che saltano, disservizi e lamentele: a Venezia il mondo della scuola rischia la paralisi
foto da Quotidiani locali
ite scolastiche che saltano. Ritardi e difficoltà anche per le iscrizioni (in corso in queste settimane) e i conseguenti dimensionamenti degli istituti; difficoltà indicibili per la programmazione di spese di vario tipo.
Il mondo della scuola, anche a Venezia, rischia la paralisi a causa della burocrazia.
I problemi nascono dal malfunzionamento della Piattaforma Contratti Pubblici e da difficoltà tecniche, come la mancata emissione per la maggior parte delle operazioni sulla piattaforma Mepa Consip del codice Cig.
E i disagi toccano ora anche studenti e famiglie.
Lo racconta la consigliera comunale veneziana Cecilia Tonon, che ha uno dei figli iscritto al liceo Benedetti di Venezia.
«La classe doveva partire il 22 gennaio per la settimana bianca, ma oggi, tre giorni prima, si scopre che salta tutto», racconta. Motivazione dello stop alla gita i problemi sulla piattaforma Mepa Consipche deve rilasciare il codice Cig per il pagamento del servizio dalla scuola all’agenzia. Il codice non viene emesso e nonostante i tentativi non si riesce a bypassare il problema tecnico.
«E così la classe sta a casa, l’albergo perde la prenotazione e tutti ci chiediamo dove viviamo», dice sconsolata la consigliera.
Unica consolazione, i 400 euro di spesa non sono ancora stati pagati. Alla Tonon altri genitori, nei commenti, spiegano di vivere lo stesso problema. Di sicuro il disservizio blocca la gita, attesa da anni dopo la pandemia Covid che aveva bloccato tutto, per almeno un’altra classe del Benedetti. Ma non si tratta di casi isolati. Problemi anche allo Stefanini di Mestre e più in generale in tutti gli istituti.
«Tutte le scuole sono nel caos. Ricevo almeno una decina di segnalazioni al giorno. Gite scolastiche bloccate, spese, programmazione, nuove iscrizioni. Stiamo vivendo una situazione che ha dell’indecente», tuona Luigi Zennaro, presidente dell’associazione presidi provinciale, dirigente a Chioggia. «L’associazione nazionale ha inviato una lettera allarmata al ministero, chiedendo di risolvere il più velocemente possibile un malfunzionamento che sta paralizzando l’attività delle scuole. Segnalazioni ce ne sono tantissime nel nostro territorio. Dirigenti e personale sono sotto pressione per cercare di ottenere quei codici essenziali».
Zennaro si sfoga: «È giusto prevenire ogni forma di corruzione ma non è possibile che siamo arrivati al punto di temere ogni annuncio di semplificazione.
Perché qui non si semplifica niente e tutto diventa ingestibile».
Analoghe lamentele ufficiali dei colleghi Anp di Padova per una protesta che si sta allargando a tutto il Veneto. Anp e Ali ( Autonomie Locali italiane) all’Anac, l’anticorruzione italiana, hanno chiesto azioni urgenti. «I cambiamenti di procedure e di ambiente informatico stanno palesando enormi criticità, soprattutto presso amministrazioni di piccole dimensioni, quali sono anche le istituzioni scolastiche, spesso afflitte da croniche carenze di organico».
Richiesta una urgente «revisione e un miglioramento della piattaforma», comunicazioni trasparenti e costanti per gli utenti della piattaforma su aggiornamenti e manutenzioni; un potenziamento del canale di supporto. Perché anche le informazioni ottenute in questi giorni spesso non consentono di risolvere il problema.
«Le scuole stanno tempestando di segnalazioni il call center. Questa è la realtà che vive chi lavora nella scuola dopo le modifiche di inizio anno alla piattaforma. Faccio un esempio: per gli appalti pubblici vige l’anno solare mentre per la scuola, si sa, è l’anno scolastico a valere. Chiediamo venga risolto subito il problema», dice Mariano Maretto, sindacalista veneziano della Cisl scuola.