Chioggia, troppi “portoghesi” sui bus: in cassa manca un milione di euro l’anno, Comune e Actv non trovano l’accordo
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Comune e Actv non trovano l’accordo](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/nuovavenezia/2024/02/06/122519870-4e1422c8-e2a1-4327-ab66-af0de6553ede.jpg)
foto da Quotidiani locali
Riunione fiume lunedì 5 febbraio tra Comune e Actv a Chioggia per discutere del nuovo contratto di servizio per il trasporto urbano e dei tagli alle corse, ma ancora nessuna decisione.
L’incontro si è aperto alle 12 e, dopo una pausa per il pranzo, è continuato per tutto il pomeriggio.
Le due parti non hanno rilasciato alcun commento facendo intuire che ancora le trattative siano in corso.
Il vertice, che segue un primo incontro del 31 gennaio, era stato convocato per discutere della riorganizzazione del servizio del trasporto pubblico locale alla luce del fatto che il contratto tra Actv e Comune è scaduto il 31 marzo scorso e da allora viene continuamente prorogato.
A pesare sul rinnovo, il buco di un milione di euro l’anno e la fortissima evasione.
A complicare il quadro si è inserita anche la problematica della carenza di autisti che ha indotto Actv a decidere, in modo unilaterale, di tagliare molte corse del tpl di Chioggia dal primo febbraio.
I tagli nei primi giorni hanno provocato forti proteste dell’utenza, soprattutto per una corsa scolastica soppressa che ha lasciato a piedi decine di ragazzi a Sant’Anna.
Il sindaco Mauro Armelao aveva chiesto che i tagli fossero congelati in attesa di un confronto, ma Actv aveva risposto spiegando che la problematica degli autisti è indipendente dal rinnovo del contratto di servizio e coinvolge tutte le realtà provinciali.
«Il contratto di servizio con il Comune di Chioggia, che è stato ormai prorogato due volte, non potrà essere rinnovato perché non rispetta i parametri dei costi standard», spiegava nei giorni scorsi in una nota Actv «è in perdita di un milione di euro l’anno e vi è un tasso di evasione tra i più alti della nostra zona».
Delle risposte più precise si attendevano dall’incontro del 5 gennaio a cui erano stati invitati anche gli esperti della società Tema, incaricata dal Comune di studiare il Tpl e proporre una riorganizzazione sostenibile. Cosa abbia provocato un allungarsi dell’incontro al momento non è noto, ma pare che le due parti non abbiano chiuso le trattative e quindi diventa probabile che ci sia un ulteriore momento di confronto.