A Venezia Ovs al posto di Coin Excelsior. Al via i lavori di ristrutturazione del palazzo

Il grande vuoto si riempie. Il maestoso palazzo a due passi da Rialto e dal Fondaco dei Tedeschi, affacciato sul rio omonimo, in una delle zone nevralgiche della città anche per il passaggio dei flussi turistici, già sede dei grandi magazzini Coin Excelsior lasciato per sei anni in completo stato di abbandono dopo la chiusura dello storico esercizio commerciale finalmente riaprirà. Per ospitare un altro grande magazzino: quello della catena di abbigliamento Ovs.

La notizia non è stata ancora comunicata ufficialmente, ma sono già iniziati in questi giorni i lavori definitivi di sgombero all’interno dell’edificio, le cui vetrine sono nascoste da anni alla vista da grandi pannelli scuri, preliminari all’intervento vero e proprio di ristrutturazione.

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Che non si presenterebbe però complicato, proprio perché le caratteristiche merceologiche resteranno le stesse. E sarebbe già stato sottoscritto il contratto d’affitto tra la proprietà, che fa capo alla società Drizzly srl di Paola Coin, esponente della famiglia del grande marchio commerciale uscita dal gruppo di grande distribuzione cedendo prima la maggioranza nel 2005 e poi il resto delle azioni nel 2011, e il gruppo Ovs, il cui amministratore delegato è Stefano Beraldo, che già sei anni fa, come azionista del gruppo Coin trattò invano con la proprietaria il rinnovo del contratto d’affitto per lasciare al suo posto il grande magazzino.

Paola Coin aveva portato allora la richiesta del canone d’affitto da circa 650 mila euro l’anno a circa 3,5 milioni di euro. Il consistente rialzo di oltre tre volte il canone precedente offerto dall’affittuario non era stato giudicato sufficiente e così si era arrivati nel 1988 alla chiusura di quello che per quasi 70 anni è stato il punto di riferimento dello “struscio” commerciale dei veneziani, con l’annuncio di una novantina di licenziamenti.

Ma al suo posto non era arrivato nulla, perché non c’era, come si era pensato in un primo momento, un nuovo gruppo commerciale pronto a subentrare a Coin nell’immobile, rimasto invece completamente, assurdamente vuoto.

Anche perché non adatto, per le sue caratteristiche, ad attività di tipo ricettivo che comunque, con ogni probabilità, non sarebbero state consentite dal Comune.

Di qui l’abbandono, trasformandolo in una sorta di “garage”, completamente spoglio con le colonne bucherellate perché private di tutti gli impianti. Non si conoscono al momento le basi economiche in base alle quali sarebbe stato stipulato il nuovo contratto di affitto per l’arrivo di Ovs, che a Venezia ha già altri due, piccoli, punti vendita in Strada Nuova e in Calle Goldoni, oltre a quello del Lido in Gran Viale.

Nel frattempo infatti Ovs (sigla che sta per “Organizzazione vendite speciali”), nata originariamente sotto il controllo del gruppo Coin, è divenuta autonoma ed è divenuta tanto solida da aver pensato di acquistare a sua volta la società-madre. Una trattativa durata mesi, ma non andata a buon fine. Ora però, evidentemente, la volontà di avere anche a Venezia un grande magazzino della catena che sia di grandi dimensioni e in un punto centralissimo, come appunto quello che garantirà l’ex palazzo di Coin, quasi di fronte al grande magazzino di Dfs al Fontego dei Tedeschi, ma con una politica dei prezzi ben diversa. «Abbiamo sentito» commenta anche Caterina Boato, segretaria della Filcams Cgil Venezia «ma non ci è stato ancora comunicato nulla di ufficiale».