Pranzano al ristorante cinese a San Donà: in venti all’ospedale per sospetta intossicazione

Gli avventori del locale da poco aperto si sono sentiti male uno dopo l’altro. L’Usl 4 ha avviato un’ispezione

Sospetta intossicazione alimentare per una ventina di persone che nei giorni scorsi hanno cenato o pranzato in un ristorante orientale nella immediata periferia della città. Hanno frequentato il pubblico esercizio aperto da poco, nell’arco di circa una settimana. Ci sono dei giovani e anche delle famiglie con figli tra chi si è sentito male nei diversi giorni dopo aver assunto determinati alimenti. Hanno accusato forte mal di stomaco, vomito, dissenteria, sintomi tipici di una intossicazione alimentare.

Molti di questi clienti si sono dunque rivolti alle cure del reparto di pronto soccorso dell’ospedale di San Donà che ha immediatamente informato il dipartimento di prevenzione dell’Usl 4 del Veneto orientale. Gli operatori sanitari del dipartimento, che ha competenze in questi casi delicati, hanno subito controllato il locale da cima a fondo. Effettuati prelievi sugli alimenti indicati dai clienti, unitamente a controlli delle cucine e delle sale anche per verificare l’igiene che è la prima cosa da considerare in queste situazioni. Una verifica accurata cui seguiranno adesso gli esami dei cibi prelevati, accertando anche lo stato di conservazione.

Sono a disposizione inoltre gli esami del sangue e tutte le altre verifiche effettuate al reparto di pronto soccorso dove sono state fatte le varie visite. Dagli esami di laboratorio si potrà accertare infatti se ci sia stata una intossicazione di tipo alimentare. Nessuno dei clienti è stato comunque ricoverato e adesso le loro condizioni sono migliorate grazie anche alle cure tempestive e ai farmaci somministrati.

In breve tempo la loro avventura è stata raccontata anche in rete e nei social e con il passaparola di amici e conoscente si è allargata nel territorio con la paura della intossicazione alimentare che ha messo tutti in allarme. Massimo riserbo da parte del dipartimento di prevenzione dell’Usl 4 che sta ancora effettuando tutti gli esami e le verifiche del caso per capire cosa possa essere accaduto e se vi siano precise responsabilità dei gestori del locale ora sotto la lente dei microscopi.

Nel caso di gravi omissioni e di prodotti scaduti, deteriorati o a rischio potranno essere presi dei provvedimenti nei confronti dell’attività, prescrizioni, sanzioni fino alla chiusura. In passato si sono verificati episodi simili.

Da tempo però non si sentiva parlare di sospette intossicazioni, anche perché la maggior parte dei cibi viene abbattuta e congelata. In alcuni casi i gestori di noti ristoranti finito sotto i riflettori hanno attribuito dissenteria e vomito alla condotta dei clienti che mangiavano e magari uscivano dal locale per fumare al freddo con la pancia piena e dopo aver bevuto alcolici. Raramente ci sono state chiusure derivanti dai controlli sugli alimenti anche perché sono entrate in gioco perizie e studi legali per tutelare le attività incriminate.