E’ morto Matteo De Gasperi, pilota Actv amico di tutti
«Non siate tristi per me, hasta la victoria siempre»: in queste parole continua a risuonare lo spirito di Matteo De Gasperi. Il pilota Actv si è spento a 53 anni per un tumore. Lascia la moglie Ilse Maria e la figlia.
Originario del sestiere di Castello, ha trascorso tutta la sua vita a Venezia.
Era dipendente dell’azienda di trasporti dal 1996. Ogni giorno svolgeva il turno mattutino sulle linee 1 e 2 su cui incontrava quotidianamente i frequentatori abituali della tratta. «Lo conoscevano tutti: era un lavoratore serio, paziente, umano.
Sempre sorridente
Aveva sempre il sorriso in volto. Ascoltava le persone e aveva il potere di avvicinarle ed unirle» , lo ricordano con affetto gli amici e i colleghi, «ci ha insegnato il valore della dignità. Ha lottato fino alla fine per tornare a fare ciò che amava: lavorare in mezzo alle persone».
Fin da piccolo Matteo aveva coltivato la passione per la storia e la cultura cubana. Era affascinato dalla forza di questo popolo nel saper fronteggiare con coraggio qualsiasi avversità. Non a caso, sulle braccia si era fatto tatuare la bandiera cubana e il volto di Che Guevara.
Proprio durante uno dei suoi viaggi a La Havana ha conosciuto la moglie Ilse. «Dopo che ci siamo incontrati, mio marito ha avuto modo di avvicinarsi ancor di più al mio paese, alimentando la sua passione», racconta la moglie, «mi piace pensare al nostro incontro come a un dialogo costante tra la cultura veneziana e quella cubana».
L’amore per Cuba
De Gasperi negli anni è riuscito a realizzare il suo sogno. Pur non avendolo mai studiato, ha imparato lo spagnolo da autodidatta. Ha visitato assieme alla moglie il mausoleo di Che Guevara a Santa Clara, un punto di riferimento per il popolo cubano. Ha assorbito le tradizioni: partecipava ai festeggiamenti del 26 luglio in cui tutti si riunivano nelle strade per cucinare e preparare assieme la “sopa grande”.
Eppure, l’amore per Cuba non l’ha mai allontanato del tutto dalla sua Venezia. «Senza la mia città mi manca il respiro», ripeteva ogni volta. Dopo aver celebrato il matrimonio a Cuba, Ilse lo ha raggiunto in laguna, stabilendosi con lui a Castello.
Nel suo tempo libero, amava dedicarsi alla famiglia e allo sport.
Era un appassionato di calcio e convinto tifoso del Milan. Dal padre ha ereditato anche la passione per il podismo. Malgrado problemi al ginocchio, correva e partecipava alle maratone. Dal popolo cubano ha imparato a rispondere alle avversità del destino con un instancabile slancio verso la vita. I funerali saranno celebrati domani alle 11 presso l’atrio della Chiesa dell’Ospedale di Venezia.