Trovati morti soli in casa, due casi in tre giorni a Chioggia e Sottomarina: è emergenza solitudine

Torna l’incubo di un anno fa, quando nel giro di pochi mesi furono registrati circa una decina di casi simili tanto da destare la curiosità dei media nazionali

Due persone trovate morte in casa nel giro di tre giorni e a Chioggia torna l’incubo di un anno fa, quando nel giro di pochi mesi furono registrati circa una decina di casi simili, tanto da destare la curiosità dei media nazionali.

Si chiamavano Roberto Pagan, di 53 anni, e Gabriele Barcheri di 65 anni i due uomini che sono stati rinvenuti senza vita nelle rispettive abitazioni. Pagan viveva nel quartiere della Fossetta, a Ridotto Madonna, assieme ad un fratello più giovane in una abitazione in stato di degrado, priva di utenze primarie come il gas e l’acqua e spesso esposta alle intemperie.

I due fratelli non avevano un lavoro e vivevano in sostanza di espedienti e grazie alla generosità di alcuni vicini di casa, situazione di estrema povertà di cui non erano a conoscenza i servizi sociali del comune di Chioggia. Dopo la perdita dei genitori, Roberto, che un tempo lavorava come operaio in un cantiere navale, si è praticamente lasciato andare fino al tragico epilogo di giovedì quando, probabilmente a causa di un malore, è stato trovato morto in casa.

I funerali si terranno giovedì 4 aprile alle 15 nel santuario della Madonna della Navicella e chi volesse contribuire alle spese può rivolgersi all’agenzia di pompe funebri Tonello, in strada Madonna Marina.

L’altra mattina, invece, è stato trovato senza vita, ancora seduto sul divano di casa, il 65enne Gabriele Barcheri, pensionato che abitava da solo in viale Ionio, a Sottomarina. A dare l’allarme i parenti che lo cercavano invano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed i vigili del fuoco che, una volta entrati, hanno rinvenuto il corpo senza vita del 65enne.

I sanitari del 118, con ambulanza e auto medica, hanno potuto solo constatarne il decesso.

Intanto, gli agenti del Commissariato di Chioggia, col Reparto Prevenzione Crimine di Padova, hanno arrestato un chioggiotto residente all’estero per reati fiscali. L’uomo si trova ora nel carcere di Venezia, dove sconterà la pena di un anno e 6 mesi emessa dal Tribunale di Brescia.