Mercato Azzurro | La situazione
Quindici giorni, sedici per l’esattezza. Questo è il tempo che resta per chiudere definitivamente il cantiere azzurro. Da qui a lunedì 1 settembre alle ore 20, data e orario della chiusura ufficiale del mercato estivo, il direttore sportivo Roberto Gemmi – affiancato dal proprio staff – dovrà completare le operazioni in entrata per consegnare a Guido Pagliuca una squadra quanto più possibile pronta ad affrontare da protagonista il prossimo campionato di Serie B. Naturalmente non mancheranno anche delle uscite, soprattutto per quei ragazzi che presumibilmente non troveranno spazio nella rosa e che sarà corretto mandare a giocare altrove per farsi le ossa. Le strategie sembrano piuttosto delineate: serviranno due difensori – e in questo senso i nomi sono già noti, ovvero Matteo Lovato e Nosa Obaretin – un centrocampista centrale, quello che Pagliuca ha definito il “motore” della squadra, un altro trequartista e una punta centrale.
Per il ruolo di centravanti la pista più calda porta a Marco Nasti, che sembra essere in pole rispetto alle alternative rappresentate dai neroverdi Pierini e Moro, profili comunque ancora monitorati. Discorso diverso invece per la trequarti: il grande obiettivo resta Aljosa Vasic del Palermo, giocatore sul quale l’Empoli ha puntato forte. Tuttavia, come raccontato più volte, la trattativa ha subito un netto rallentamento nelle ultime settimane, complicandosi anche per un fattore “politico”: la sensazione è che il Palermo non sia particolarmente propenso a rinforzare proprio l’Empoli, considerato una delle potenziali concorrenti dirette nella corsa alla promozione. Il primo nome individuato per colmare la casella che con ogni probabilità non sarà occupata da Vasic è quello del giovane Simone Pafundi dell’Udinese, talento in cerca di consacrazione nel calcio italiano. Anche in questo caso, però, la trattativa appare complicata, soprattutto perché sul classe 2006 ci sono le forti attenzioni di altre società, in particolare della Sampdoria, che da tempo starebbe lavorando ai fianchi l’entourage del giocatore e che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe già incassato un primo assenso.
Ecco perché l’Empoli avrebbe iniziato a guardare anche altrove, in primis verso Pisa e soprattutto verso Alessandro Arena – profilo ritenuto particolarmente interessante per caratteristiche tecniche e adattabilità. Un po’ più complicata da decifrare, invece, la pista che dovrebbe portare ad un ulteriore centrocampista, ovvero un innesto da affiancare o alternare a Belardinelli o Ignacchiti nelle zone nevralgiche della mediana. In tutto ciò, continuano ad essere segnati sul taccuino della dirigenza anche i nomi di Coli Saco e, soprattutto, di Niccolò Fortini – elemento di proprietà della Fiorentina che Guido Pagliuca conosce benissimo e stima molto, avendolo allenato e valorizzato lo scorso anno alla Juve Stabia. Fortini rappresenterebbe un innesto perfettamente compatibile con il sistema di gioco dell’allenatore azzurro. È evidente che esiste anche un “sottobosco” di situazioni – contatti, sondaggi, occasioni – che ancora non sono emerse in maniera chiara ma che potrebbero esplodere nei prossimi giorni, soprattutto con l’avvicinarsi della fine del calciomercato. Gli ultimissimi giorni di contrattazioni, si sa, riservano spesso opportunità impreviste da cogliere al volo.
L’ideale sarebbe, ovviamente, poter arrivare con la rosa quasi completa già all’inizio del campionato (sabato sera debutto al Castellani contro il Padova), ma non bisogna dimenticare che la chiusura del mercato sarà il vero spartiacque. Non a caso, pur con un avvio sulla carta non proibitivo – Padova e la stessa Reggiana già affrontata in Coppa – l’obiettivo dichiarato è presentarsi al 1° settembre avendo completato la squadra nel modo più efficace possibile, così da permettere a Pagliuca di lavorare con stabilità e ambizione. La gara di Coppa Italia lo ha già confermato: da questo mercato ci aspettiamo ancora molto, e ne abbiamo decisamente bisogno.
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