Mister Dionisi nel dopo gara ad Avellino
Queste le parole del tecnico azzurro, Alessio Dionisi, al termine della gara che la squadra ha vinto 3-0 ad Avellino
Una bella vittoria, ti chiedo di analizzare oltre al risultato la prestazione della squadra…
«Per quanto riguarda il risultato e la prestazione, direi che l’Empoli ha messo in campo un ottimo primo tempo: davvero convincente. Abbiamo fatto bene in tutte le fasi, abbiamo difeso alti, abbiamo creato occasioni e siamo riusciti a concretizzare. Chiudere i primi 45 minuti sul 2-0, con un gran gol di Edo a quindici secondi dalla fine, è stato importante. Nel secondo tempo, com’è normale, la partita è cambiata. Loro hanno messo più furore, giocavano in casa e volevano riprenderla. Noi abbiamo difeso, forse abbiamo sprecato qualche situazione che poteva permetterci di chiuderla prima, però abbiamo anche concesso qualcosina, e questo è fisiologico. In Serie B non esiste una squadra che, una volta in vantaggio, riesce a tenerti costantemente schiacciato nella tua metà campo: è un campionato equilibrato, e anche l’inerzia della gara, con il nostro doppio vantaggio, ha avuto il suo peso. Nel complesso siamo stati dentro la partita fino alla fine, e la ciliegina è arrivata con il gol di Pietro. Sta recuperando da un infortunio lungo, lo vedo sempre meglio, e questo gol è una spinta sia per lui che per tutta la squadra. Il risultato, e il fatto che l’abbia chiusa lui, rendono tutto ancora più bello.»
Che indicazioni ti ha dato la squadra in questa partita? Che risposte hai visto sul piano del gioco?
«Le indicazioni sono state buone. La cosa ancora più positiva per un allenatore, anche se chiaramente non lo è per i ragazzi, è che avevo in panchina giocatori che avrebbero potuto giocare dall’inizio e che mi hanno messo in dubbio fino all’ultimo. Alcuni non sono neanche entrati, ma per me restano dei titolari. Se manteniamo questo atteggiamento e continuiamo ad alimentarci reciprocamente, allora sarà compito mio, attraverso le scelte, cercare di coinvolgere tutti. Abbiamo un gruppo omogeneo, che può crescere attraverso prestazioni come questa e risultati come questi.»
È una partita che lascia anche diversi numeri interessanti: seconda vittoria consecutiva, seconda gara senza subire gol, prima vittoria esterna sotto la tua gestione, primo gol di Pellegri…
«Sì, è vero, ci sono tanti elementi positivi. Però non dobbiamo esaltarci troppo. Prima della partita con il Catanzaro c’erano tanta preoccupazione e poca sicurezza. Ora abbiamo giocato due gare: una in inferiorità numerica, vinta con merito concedendo pochissimo, e quella di oggi, in cui abbiamo concesso poco e forse potevamo concedere anche meno. Da quando sono arrivato l’atteggiamento difensivo della squadra è sempre stato positivo. L’unica eccezione è stata Chiavari: una partita che non dobbiamo dimenticare. Ma a parte quella, l’impatto difensivo è sempre stato buono. Nel calcio l’episodio può cambiare tutto: in passato abbiamo preso gol su un episodio e oggi, su un episodio simile, siamo stati più bravi e forse più fortunati. Se continuiamo a lavorare così, da squadra, ci toglieremo delle soddisfazioni, perché diventa difficile per gli avversari.»
Ora cosa serve?
«Serve prendere ancora più consapevolezza dei nostri mezzi, farne tesoro e continuare ad allenarci come abbiamo fatto finora. Non è cambiato nulla, abbiamo solo messo un mattoncino importante.»
Un pensiero per i tifosi, che oggi vi hanno seguito numerosi nonostante distanza e condizioni meteo.
«Sì, mi sento di fare un doppio ringraziamento. Il primo ai tifosi che ci seguono sempre, anche se il clima non ha aiutato, la distanza neppure, e magari nemmeno la classifica. Da quando sono arrivato li ho sempre sentiti vicini, e la squadra ha bisogno di questo sostegno. Poi, è ovvio, sta anche alla squadra dare qualcosa in cambio, e posso dire che i ragazzi in campo danno tutto. Il secondo ringraziamento è per ciò che è successo nello spogliatoio: lo dico io, ma è come se lo dicesse il capitano, perché è stato lui a parlarne a fine partita. La squadra ha voluto dedicare la vittoria a Luca Batini (magazziniere, ndr), che in settimana ha avuto un lutto familiare. Il primo pensiero dei ragazzi, dopo la gara, è andato a lui. E questo dimostra ancora di più il valore umano del gruppo.»
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