United Cup: Zverev/Siegemund battono Hurkacz/Swiatek, trionfa la Germania-

Dopo il rocambolesco pareggio tedesco nel singolare maschile, Laura Siegemund e Alexander Zverev si impongono al super-tiebreak su Iga Swiatek e Hubert Hurkacz regalando il trofeo alla loro squadra

GERMANIA b. POLONIA 2-1

L. Siegemund / A. Zverev (GER) b. I. Swiatek / H. Hurkacz (POL) 6-4 5-7 10-4

È la Germania a trionfare nella seconda edizione della United Cup, il Campionato Mondiale a squadre targato ATP/WTA, battendo all’ultimo atto la Polonia nel più entusiasmante dei finali possibili, al super-tiebreak del doppio misto decisivo.

Una Germania più volte sul punto dell’eliminazione, a cominciare dalla prima fase. Era infatti arrivata seconda nel girone dietro la Francia (quello dell’Italia, che ha chiuso con due sconfitte), ma si è qualificata come migliore seconda fra le tre di Sydney grazie a un 4% in più di game vinti rispetto alla Croazia. Nel doppio decisivo nella semifinale contro l’Australia, ha salvato due match point. E, di nuovo, due match point (che erano World Championship point) annullati nel singolare maschile dopo la sconfitta in quello WTA, con Alexander Zverev che ha rimontato Hurkacz.

A dispetto delle otto ore in campo tra i due rubber di sabato (ha finito alle 2.20 di notte) e quello di domenica, Sascha non ha potuto esimersi dal disputare anche il doppio, concludendolo vittoriosamente nonostante la comprensibile poca continuità grazie al contributo straordinario di Laura Siegemund. Niente da fare quindi per i polacchi forti della numero 1 del mondo WTA Iga Swiatek e del n. 9 ATP Hubert Hurkacz, che ha anche pagato mentalmente l’esito del suo singolare, con la vittoria sfumata per quei due centimetri di riga pescati dal passante di Zverev.

IL MATCH – Una conclusione del tie ancora al doppio misto per i tedeschi, quindi, forse non emozionante come quello contro l’Australia, ma in ogni caso godibilissimo e sicuramente più mainstream rispetto alle sfide tra le migliori coppie del mondo della specialità. Maschi schierati a destra, un solo break è sufficiente alla Germania per prendersi il primo parziale, arrivato al terzo game sul servizio di Swiatek, con Siegemund che prima trafigge Hurkacz in risposta e poi mette pressione all’avversaria con un chip&charge

Nel terzo gioco del secondo set, Zverev sbaglia un dritto al volo a campo aperto che vale una doppia opportunità di break per i polacchi. Ci pensa subito Iga con una rispostona sulla prima alla T di Sascha che il tedesco non può contenere. Sascha non era certo stato il migliore in campo nel doppio contro gli australiani, salvo poi mettere a segno punti pesanti quando contava. Tocca così a Laura prendere le redini della coppia, Hurkacz non capisce lo spirito del gioco e tira su di lei peraltro centrando due volte la rete e arriva il contro-break con Sascha che si ridesta sfoderando un passante bimane che evita di poco la testa della compagna e il nastro, imprendibile per Swiatek.

La Polonia si guadagna in ogni caso la possibilità di servire per il set con Hubi, dopo una volée troppo morbida di Siegemund e una bella risposta di Iga che propizia la comoda conclusione del compare. Una volée pessima di Swiatek e un numero di Zverev (lob liftato andando indietro) riaprono il game che pensa Hubert a chiudere con un doppio fallo: seconda alla Bublik, un piattone a tutta, ben fuori.

Zverev sembra avere i riflessi di uno che ha fatto l’alba e giocato oltre nove ore nell’ultimo giorno e mezzo, il suo doppio fallo significa doppio set point, ma rimedia con la battuta e un tracciante di dritto. I tedeschi non si salvano però al successivo turno di battuta ed è terzo set, cioè tie-break ai dieci punti.

Si comincia con uno scambio teso per colpa di Sascha che non chiude lo smash, ma che vale comunque il minibreak tedesco, poi raddoppiato dalla volée smorzata di Laura per il 4-0. Da lì è tutto in discesa per Siegemund e Zverev: Germania in festa, Iga versa qualche lacrima. Premiazione quando a Sydney è ormai l’una di notte, ma questa volta nessuno di quelli in tenuta da tennis deve andare a lavorare il giorno dopo.