ATP Madrid: Marozsan inarrestabile, bene anche Draper e Van de Zandschulp.-
Diverse sfide interessanti nella seconda metà di giornata al day 1 dell’ATP Masters 1000 di Madrid. Un solo grande successo italiano con Darderi su Monfils. Ecco le altre partite.
F. Marozsan b. A. Karatsev 7-6(6) 7-2(2)
L’ungherese si conferma inarrestabile nei tornei master 1000, vincendo una partita complicatissima con una buona versione del russo Karatsev, sconfitto solamente in due tiebreak.
Il primo set scorre via dettato da un ottimo rendimento al servizio dei due giocatori, con maggiori difficoltà mostrate proprio dal russo nei primi giochi di assestamento. Una volta trovato il feeling coi colpi a rimbalzo, trovare spazio in risposta si fa sempre più complicato. La prima, però, non sembra sufficientemente competitiva, con una percentuale bassa in realizzazione e punti vinti. Bravo, però, ad annullare tutte e 4 le palle break offerte all’ungherese, parso più solido fin dai primi momenti. Sul 5 pari, le cose si ribaltano: Marozsan, che fino a quel momento aveva concesso solamente 3 punti sul proprio servizio, improvvisamente si sgretola. Karatsev ottiene il break a 0, regalandosi l’opportunità di poter servire per il primo set. L’ungherese non ci sta, vuole lottare: succede di tutto in un game infinito in cui Marozsan annulla 7 set point, sfruttando l’unica chance di break del gioco e conquistando il tiebreak. Karatsev parte di nuovo benissimo, la chance sprecata è già dimenticata. O forse no? Il russo, sopra 6 a 2, cestina altri 4 matchpoint, portando a 11 il totale. E nuovamente, a Marozsan basta la prima occasione per portare a casa un lottatissimo primo set in più di un’ora di gioco, vincendo ad un passo dalla sconfitta.
Nel secondo set le cose si ribaltano: sul 5 pari, dopo un parziale di totale dominio al servizio, Marozsan ottiene a 0 il break, potendo ora servire per il match. Ma il tiebreak, sembra essere destino: grande gioco in risposta del russo che rimette le cose in parità. Questa volta, però, il tiebreak è un dominio ungherese. Marozsan chiude in due set una partita soffertissima, ma vinta nuovamente lottando fino alla fine, anche quando ormai tutto sembra perduto.
B. Coric b. [Q] B. Hassan (5)6-7 7-5 6-3
Grande lotta anche fra l’ex campione di Cincinnati, Borna Coric, e il numero 159 del mondo Benjamin Hassan, libanese classe 1995.
Coric sembra partire meglio, costringendo agli straordinari il servizio del proprio avversario. Superati i primi ostacoli, il libanese comincia a dare tranquillità alle proprie palle, annullando 4 palle break su 4. Si arriva al tiebreak con grande equilibrio, e a romperlo è proprio il giocatore meno atteso: con 13 vincenti il primo set va ad Hassan, ora ad un passo dalla propria prima vittoria ATP.
Il croato, però, non ci sta. La lotta è tanta, dura e serrata: il servizio fa da maestro, 80% di punti vinti con prima e seconda per Coric, mai in grado di mettere la stessa qualità nei turni in risposta. Almeno fino al 5 pari, dove gli equilibrano vengono nuovamente spezzati. Con grande fatica il libanese si salva una prima volta quando chiamato a rispondere per restare nel set, ma la volta dopo, la pressione è troppa. Annullati i primi 3, il quarto set point segna il punto che vale il pareggio. Si va al set decisivo.
Basta un break a Coric nel terzo set per ribaltare una partita complicatasi fin troppo: alla prima occasione, il croato va sopra 4-2, a un passo dal secondo turno. Dopo più di un set Coric torna a offrire palla break, nel momento più importante, ma è bravissimo ad annullarla. E al secondo matchpoint, chiude in due ore e trentotto minuti di gioco.
J. Draper b. [Q] T. Kokkinakis 6-3 3-6 7-5
Altra partita complicata per Jack Draper con l’australiano Kokkinakis, vinta dall’inglese al terzo set.
Il primo parziale scorre via velocemente con un break in apertura a favore dell’inglese, bravo a sfruttare una bassa percentuale di prime palle in campo del proprio avversario e vincendo 17 punti su 18 sulla propria. 11 vincenti a fronte di 3 errori gratuiti: un set quasi perfetto.
Come prevedibile, però, alla ripresa le cose si complicano: l’australiano alza il livello, Draper appare meno lucido, concedendo il break alla seconda occasione nel sesto gioco. A sembrare impotente in risposta, ora, è proprio lui. L’australiano spinge, salgono i vincenti e i gratuiti, così come le statistiche al servizio: 72% di prime in palle in campo, 21 punti su 25 vinti sulla propria battuta. Ingiocabile, l’inerzia della partita è completamente ribaltata.
Nel terzo set l’equilibrio regna sovrano, una sola palla break offerta dall’inglese nel settimo gioco, grande dominio al servizio per entrambi. Alla fine, però, a sciogliersi per primo è l’australiano: chiamato per la seconda volta a rispondere per restare nel match, i dubbi si impossessano del suo braccio. Al primo matchpoint, Draper chiude una grande vittoria, contro un ottimo Kokkinakis, debole al momento decisivo.
[Q] F. Bagnis b. [Q] B. Nakashima 6-3 7-6(5)
Ottima vittoria dell’argentino Bagnis su Brandon Nakashima in poco meno di due ore di gioco.
Le difficoltà dello statunitense son chiare fin da subito, costretto a grandi fatiche nei propri turni di battuta. Il quarto gioco è infinito, Nakashima annulla 5 palle break, riuscendo poi a chiudere il gioco portandosi in parità. Le difficoltà, però, continuano a ripresentarsi, e alla decima possibilità Bagnis riesce nell’impresa e strappa il servizio al proprio avversario, issandosi sul 4 a 2. L’argentino non fatica sui propri turni di battuta, tiene facilmente a distanza l’avversario e chiude al secondo set point, sei giochi a tre.
Alla ripresa, lo statunitense sembra aver risolto i propri problemi al servizio, impedendo all’argentino di aggredire in risposta. Medesima percentuale all’80% per prime palle in campo e punti realizzati con la stessa, numeri addirittura superiori a quello dell’argentino, che sembra meno lucido rispetto al set precedente. Al servizio per non prolungare la partita al parziale decisivo, Bagnis comincia a tremare. Annulla tre set point e tira un sospiro di sollievo, conquistano poi a zero il tie break. Le buone premesse dello statunitense non vengono rispettate, dopo un iniziale vantaggio di un minibreak, il braccio cede, regalandosi al primo matchpoint, conscio delle tante chance sprecate precedentemente.
Van de Zandschulp b. C. Eubanks 6-3 6-3
Dominante doppio 6-3 per l’olandese, che si sbarazza di Christopher Eubanks in poco più di un’ora di gioco.
Tutto facile per l’olandese, fin da subito. Il primo break arriva nel quinto gioco, ma la risposta dell’americano non si fa attendere. Controbreak immediato, sembra l’inizio di una lotta, l’equilibrio sembra esserci. Tutt’altro, invece. L’olandese infila 3 giochi consecutivi, conquistando il set e fulminando un avversario parso inerme di fronte all’accelerazione del giocatore opposto a lui.
Il secondo parziale sembra poter esser piò combattuto, entrambi non devono faticare per tenere il proprio servizio, consentendo alla partita di scorrere via a ritmi serrati. A zero, però, arriva il break nel sesto gioco, alla prima occasione di break nel set. Eubanks si spegne nuovamente, sembra aver smarrito le forze per provare a lottare. Conquista una palla break sull’olandese al servizio per il match, ma non è sufficiente. Van de Zanschulp chiude al primo match point, volando al secondo turno.
[Q] L. Klein b. [Q] P. Llamas Ruiz 6-1 4-6 7-6(4)
Ottima vittoria di Lukas Klein sul giocatore di casa Llamas Ruiz, battuto in tre set dopo poco più di due ore di gioco.
Il primo set è totale dominio dello slovacco che ottiene due break e concede solamente 3 punti sul proprio servizio, impedendo allo spagnolo ogni tentativo di reazione.
Nel secondo set le cose cominciano a complicarsi, ma ad avere il controllo sembra essere sempre lo slovacco, immediatamente in grado di guadagnare due palle break, ben annullate del giocatore di casa. Chiamato a servire per restare nel set, però, è tutto ribaltato: dopo un parziale di grande dominio al servizio, ogni sforzo viene vanificato dall’improvvisa spinta in risposta dello spagnolo. Chiude al secondo set point, ora pronto a giocare il set decisivo, spinto dai propri tifosi.
Cadono le certezze, il terzo set vede solamente due palle break, entrambe sfruttate, una per giocatore. Poi nient’altro, battuta dominante interrotta solamente da due brevi lampi, che valgono il tiebreak decisivo. Parte meglio lo spagnolo, sorretto dal tifo e dalla grande voglia di scrivere la storia. Ma forse, è proprio questo peso ad esser fin troppo grande. Al primo matchpoint, Klein chiude un’ottima prestazione.