Renzo Furlan non ha dubbi: “Sinner vincerà Wimbledon prima o poi. Paolini tra le pretendenti al titolo”
Dalla racchetta al microfono. Nel mezzo una fruttuosa carriera come allenatore, che ha avuto il suo acme con la decennale collaborazione con Jasmine Paolini interrotta alla fine del marzo corrente. Si tratta di Renzo Furlan, tennista azzurro ritiratosi nel 2004, da poco entrato nella batteria di commentatori Sky che seguiranno il prossimo Wimbledon. Dalle pagine del Corriere dello Sport l’ex numero 19 al mondo ha fatto il punto della situazione proprio sui Championship ai nastri di partenza, oltre a chiarire la sua attuale posizione personale con alcuni segnali di collaborazione con la promettente teenager Tyra Grant che ha recentemente rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni.
Furlan appare sicuro riguardo agli slot dei favoriti per il terzo Slam dell’anno piazzando Jannik Sinner e Carlos Alcaraz su tutti, senza dimenticare il totem Djokovic mentre rimane un po’ dubbioso su Musetti e Berrettini: “I principali favoriti credo siano abbastanza scontati, oltre a Jannik Sinner e cioè Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Invece sono molto curioso di vedere cosa saranno in grado di fare tennisti come Jack Draper, che ha un potenziale enorme, e Holger Rune, ancora molto discontinuo ma nei palcoscenici importanti non si tira mai indietro. Ma anche Joao Fonseca e Lorenzo Musetti anche se sull’azzurro c’è qualche incognita dato che non ha giocato dopo Parigi. Incognite che, purtroppo, sono ancora più importanti nel caso di Matteo Berrettini fermo ormai da tanto tempo.”
Diversi attestati di stima per il numero uno del ranking mondiale, attribuendogli una fiducia incondizionata e senza scadenza temporale per quanto concerne la caccia dell’altoatesino al primo Wimbledon: “Se non sarà quest’anno, sarà il prossimo, ma Sinner vincerà Wimbledon. L’erba è una superficie sulla quale può generare il massimo della sua potenza, e quando lo fa diventa devastante. Poi ha una caratteristica che si adatta benissimo a questi campi, ossia il fatto di essere molto basso quando gioca”.
Secondo il classe 1970 lo scenario sarebbe completamente opposto nel circuito femminile, dove a Church Road non sembrerebbe esserci un padrone designato, con la sua ex allieva Paolini pronta a sfruttare questo vuoto di potere: “Sì, la situazione è molto diversa rispetto al maschile. Penso non ci sia una vera favorita e la platea di pretendenti è molto più ampia. Jasmine, senza alcun dubbio, sarà tra le pretendenti al titolo. Forse Aryna Sabalenka è leggermente avanti alle altre, nonostante non abbia ancora avuto grandi risultati sull’erba. Tra le favorite metto Keys e Swiatek, ma anche Pegula e Andreeva possono essere pericolose. Se fosse al top a livello motivazionale, Elena Rybakina sarebbe probabilmente la vera favorita”.
In ultima istanza non manca qualche considerazione a carattere personale su un papabile nuovo capitolo della sua carriera da coach, in ballo c’è una collaborazione con la classe 2008 Tyra Grant con cui già c’è stata qualche prova tecnica di sodalizio: “Sicuramente si tratterebbe di una situazione che conosco e in cui penso di essere abbastanza bravo, perchè anche con Jasmine avevamo iniziato il percorso quando era molto giovane. Ma sarebbe anche una situazione diversa perchè lei ha già un allenatore con cui si è accordato, ossia Matteo Donati. Quindi darei il mio contributo insieme ad un altro tecnico. La ragazza ha un grandissimo talento, e l’idea mi piace, ma voglio ancora conoscerla meglio e faremo altre settimane di prova oltre quella che stiamo facendo”.