ATP Cincinnati: Rublev di forza! Rimonta Popyrin e sfida Comesaña, che batte Opelka, il caldo e i match point
Tempo di terzi turni per la parte bassa del tabellone. Nei due incontri ultimati nella mattinata canadese i primi verdetti suggeriscono che agli ottavi di finale Andrey Rublev sfiderà Francisco Comesaña. Tra i due un solo precedente, quello di Wimbledon 2024, quando l’argentino ottenne una grande vittoria contro un Rublev in uno dei momenti più difficili della carriera e non solo.
[9] A. Rublev b. [21] A. Popyrin 6-7(5) 7-6(5) 7-5
Andrey Rublev torna a battere Alexei Popyrin dopo quasi due anni. La testa di serie numero 9 viene a capo di una vera e propria battaglia all’ultimo punto, rimontando l’australiano con il punteggio di 6-7(5) 7-6(5) 7-5. Il caldo e la pioggia sono stati ospiti – forse sgraditi – di una partita per lunghi tratti senza un padrone, ma che ha visto il russo, 11 ATP, emergere sulla lunga distanza.
IL MATCH
Rublev approccia il match nel migliore dei modi, dopo aver perso gli ultimi due precedenti contro Popyrin. Il russo trova il break nel secondo gioco, approfittando di una partenza stentata di Alexei. Il servizio di Andrey si rivela essere croce e delizia in questa sfida. Dapprima due doppi falli sul 2-0 in suo favore gli costano il controbreak e nel tiebreak, dopo essere andato avanti di un minibreak, ne commette un terzo in un momento assai poco indicato, ovvero il set point per l’australiano. Rublev rimane comunque attaccato alla partita, cercando di non farsi divorare dal nervosismo. La giornata è complicata: Popyrin serve con precisione e il caldo non fa sconti a nessuno. In più di un frangente anche il rovescio del numero 11 del mondo fa i capricci, come quando, sul 5-6 del primo parziale, avanti 0-30 sul servizio dell’avversario, non trova due risposte con il colpo bimane, sprecando un’ottima chance di muovere il computo dei set in suo favore. Le occasioni per Andrey si accumulano: nel secondo set, senza rischiare alcunché nei propri turni di battuta, non converte tre palle break e deve giocarsi tutto alla lotteria del tiebreak. Per due volte il russo conquista il minibreak e altrettante volte si fa riagganciare. La zampata dell’ex numero 5 ATP si palesa nel momento più importante: terzo minibreak e parità riacciuffata, per 7 punti a 5. Dopo una lunga pausa, Popyrin ritorna in campo più concentrato rispetto al suo avversario e tenta l’attacco al servizio di Rublev. In un game durato quasi 15 minuti, l’australiano vede sfumare quattro palle break. Andrey si salva con coraggio, a suon di vincenti, ace e schiaffi al volo. La pioggia interrompe l’incontro sulla perfeta parità: 2-2 30-30. Alla ripresa, il russo non concretizza tre palle break, di cui due nell’ottavo game, che lo avrebbero portato a servire per il match. Gli incubi per l’ex 5 del mondo non paiono svanire: recuperato nel suo turno di servizio da 40-15, regala a Popyrin la prima palla break del parziale. È la prima a soccorrerlo ancora una volta. Quando la strada intrapresa sembra condurre direttamente al tiebreak, Rublev si prende il match point. E questa volta non c’è margine per sbagliare: con un’accelerazione di diritto piega la resistenza di Popyrin.
F. Comesaña b. R. Opelka 6-7(4) 6-4 7-5
Francisco Comesaña rimonta Reilly Opelka e approda agli ottavi di finale. L’argentino, numero 71 del mondo, si impone con il punteggio di 6-7(4) 6-4 7-5 in un match durissimo, appesantito ulteriormente dalle condizioni climatiche, che gli costano un colpo di calore a metà del secondo set. Francisco riesce comunque a gestire il malessere e portare a termine con successo l’incontro con il numero 73 ATP, capace di estromettere dal torneo Alex De Minaur.
IL MATCH
Nel primo set di break non se ne avverte neppure l’ombra fino al 5-4 in favore di Comesaña. Se la battuta è stato il fattore dominante, quando i punti iniziano a contare le prime di servizio latitano. L’argentino si procura due set point, nel primo vero turno contendibile di Opelka, che fino a quel momento non ha concesso mai più di due 15 all’avversario – che a sua volta solo in un’occasione è stato portato ai vantaggi. Le possibilità per Francisco sfumano e, come il migliore di cliché richiede, è lui a cedere per primo, perdendo a 0 il servizio. La sua reazione, tuttavia, non tarda ad arrivare e si regala il tiebreak, dove a Opelka è sufficiente un minibreak per portare a casa il parziale. Nella seconda frazione di gioco la partita cambia copione: i turni di battuta non sono più un fortino inviolabile. Alla quinta palla break del set Comesaña riesce portarsi avanti di un break. Quando serve sul punteggio di 4-3 in suo favore accusa un colpo di calore che lo costringe a fermarsi e a richiedere l’intervento del medico. Ciononostante, riesce in qualche maniera a portare a termine il parziale e pareggiare i conti per 6-4. Il set decisivo ha il sapore di rimpianto per Opelka. Avanti di un break, viene riagganciato sul 4 pari dall’argentino. Il fattore imprevedibilità è parte integrante del tennis e così nel decimo game, quando Comesaña si ritrova a un passo dal baratro, con tanto di match point salvato in battuta, sul 40 pari un acquazzone interrompe la partita sul più bello. Dopo quasi un’ora di stop, Opelka rientra in campo con due match point tra le mani, ma Comesaña non si lascia sorprendere, mettendo in evidenza gli spostamenti macchinosi del suo avversario. Fermarsi ha fatto bene allo statunitense, che pare aver smarrito anche l’ultima scintilla di brillantezza e, con un game disastroso, incassa il break sul 5 pari. Al cambio di campo richiede anche l’intervento del fisioterapista, facendo alterare l’argentino. In ogni caso, Comesaña recupera la concentrazione e chiude al secondo match point.