US Open, chi è Destanee Aiava, avversaria all’esordio di Paolini: dal buio alla rinascita, la seconda vita dell’ex baby prodigio
Jasmine Paolini è pronta per fare il suo esordio allo US Open 2025 in singolare. La numero 8 del mondo, a Cincinnati, ha mandato segnali incoraggianti, dopo l’appannamento estivo. Alle 1 ora italiana di lunedì 25 agosto è chiamata a confermare le belle sensazioni contro Destanee Aiava.
Attualmente al numero 166 del mondo, la 25enne di origine maori – il padre è neozelandese – è sempre stata considerata un prodigio, salvo poi rallentare la propria crescita nel momento decisivo della carriera. Aiava dimostra fin da subito di avere una predisposizione assoluta verso lo sport. Forse sarà per la famiglia di sportivi – la mamma è stata una giocatrice di rugby con tanto di convocazione in nazionale, in un Paese dove la palla ovale gode di una tradizione incredibile – se già da piccola è immersa in attività e discipline varie. Il primo amore è il calcio. Il richiamo della racchetta tuttavia è troppo potente per essere trascurato. Merito di Serena Williams e delle sue imprese sui campi da tennis di tutto il mondo. Destanee vuole essere come lei, rintraccia nella campionessa statunitense il modello da seguire. E allora dà un bel calcio definitivo al pallone di cuoio per dedicarsi con tutta se stessa alla pallina gialla.
La sua miglior stagione rimane il 2017, quando a soli 17 anni diviene la prima giocatrice nata negli anni 2000 dapprima a vincere una partita a livello WTA. Come se non bastasse, appena dopo poche settimane, si consacra la prima tennista del terzo millennio a prendere parte a uno Slam, quando accede al tabellone principale dell’Australian Open. In quella stagione tocca pure quello che rimane il suo best ranking, la posizione numero 147. La stoffa c’è, è innegabile.
Qualcosa, però, si incrina. Nel tennis e nella testa di Aiava. Il passaggio dal circuito ITF, dove vanta 10 titoli in singolare, a quello WTA è complesso, cela delle insidie anche per chi è dotata di un talento naturale. A volte semplicemente ci si deve concedere del tempo, anche se il tennis va veloce e non aspetta nessuno. In mezzo alle difficoltà, l’australiana si rende protagonista di qualche picco assoluto, come quando, sull’erba di ‘s-Hertogenbosch nel 2019, ferma all’esordio Aryna Sabalenka, allora numero 10 del mondo, in quella che rimane l’unica vittoria ad oggi su una top 10.
Poi le fatiche e i pensieri si sono accumulati nella testa di Destanee. Una crisi che prescinde i confini sportivi e che la porta a contemplare l’idea del suicidio, come lei stessa non ha paura di confessare sui suoi profili social. La nativa di Melbourne non ha mai nascosto il carattere complesso, anche sul campo da tennis. Una personalità forte, decisa e talvolta fuori dagli schemi che le è stata di aiuto nei momenti più critici.
Nella vita Aiava si è regalata una seconda occasione. E in questo 2025 anche nel tennis pare intenzionata a inaugurare un secondo capitolo. La qualificazione allo US Open è la seconda in un Major quest’anno, dopo aver centrato quella all’Australian Open, Slam di casa dove passa anche un turno, per poi fermarsi solo al terzo set dinnanzi a Danielle Collins.