Tutti i best ranking degli italiani in top 30: da Sinner al neo-promosso Darderi
Il movimento tennistico italiano continua a godersi l’era più fiorente della storia, con un Sinner numero due al mondo (già stato sul trono per 65 settimane consecutive) vincitore di 4 titoli Slam e a capo della flotta tricolore, seguito dal secondo Top 10 azzurro, Lorenzo Musetti, “l’esteta” che giorno dopo giorno si evolve in un tennista sempre più solido e versatile. Sino ad una decina d’anni fa, soltanto ipotizzare una situazione simile equivaleva ad essere considerati degli squinternati, dei folli sognatori lontani dalla realtà. Proprio nel 2015, in piena epoca Big Four, e con una classifica contornata da tennisti del calibro di Wawrinka, Tsonga, Ferrer, Nishikori e compagnia cantante, gli unici due italiani che rientravano nell’elitaria Top 30 erano i signori Fabio Fognini e Andreas Seppi, che per anni hanno difeso arduamente la bandiera tricolore.
Dieci anni più tardi, il micro-cosmo tennistico sembra essersi rovesciato al contrario. Una fucina di talenti azzurri adesso domina il mondo del tennis, tanto che il doppio trionfo consecutivo in Davis Cup – conquistata nel 2023 e nel 2024 – quasi rientra nell’ordinario. Col recente ingresso – e relativo exploit – di Luciano Darderi in Top 30, sono diventati 4 gli italiani piazzati tra le prime trenta posizioni della classifica mondiale, e possiamo asserire senza remore che, potenzialmente, mancano almeno un paio di nomi all’appello in virtù dei ricorrenti infortuni di “The Hammer” Berrettini e di un periodo non straordinario per Matteo Arnaldi, regredito alla 73esima casella del ranking, ma già rientrato precedentemente tra l’elite dei trenta giocatori migliori del mondo.
Tra passato e presente del tennis azzurro, andiamo a scavare negli archivi, individuando gli atleti italiani che hanno fatto (e che fanno) parte della Top 30, menzionando il relativo best ranking. Sarà banale dirlo ma in questa nobile lista tricolore si piazza in cima a tutti Jannik Sinner, unico italiano ad essere stato sul tetto del mondo (e lo ha fatto per oltre un anno, per poi riconsegnare il trono al rivale Carlitos Alcaraz). Tra le fila azzurre, il secondo best ranking di sempre è del leggendario Adriano Panatta, che raggiunse la quarta casella della classifica durante la splendida annata del 1976, durante la quale sollevò il titolo al Roland Garros e agli Internazionali d’Italia, chiudendo poi la stagione in settima piazza.
Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, approdati nel tennis che conta a distanza di qualche anno, condividono entrambi la 6a posizione come miglior ranking di sempre, e ciò che il movimento tricolore si augura, è che il finalista di Wimbledon possa ritrovare la serenità fisica e mentale per ritornare in auge e riutilizzare, come ha fatto un tempo, “The Hammer”. La lista dei migliori Top 30 azzurri sbrilluccica di nomi altisonanti del calibro di Corrado Barazzutti, Fabio Fognini e Paolo Bertolucci, che oggi con la sua voce testimonia e racconta i molteplici successi dell’Italtennis sul piccolo schermo. Barazzutti, Capitano della nazionale italiana in Coppa Davis per un ventennio (2001 – 2021), nella sua carriera da giocatore ha vinto 5 titoli ATP, raggiungendo come migliori risultati Slam le semifinali sia al Roland Garros che allo US Open, e facendo del 1978 la sua stagione migliore, col 7° posto raggiunto in classifica – suo best di sempre.
Lo sconfinato talento di Fabio Fognini, convissuto tennisticamente nell’epoca più complicata di sempre, si è spinto sino alla nona posizione della classifica mondiale nell’anno in cui conquistò, a poco più di 50 km da casa sua, il masters 1000 di Montecarlo, nonché unico ‘1000’ vinto in carriera. In quell’aprile 2019, Fabio Fognini regalò al pubblico azzurro un’incontenibile gioia che mancava da tempo immemore, costringendo alla resa persino il Re del Principato, Rafael Nadal Parera. L’attuale opinionista e telecronista di Sky, Paolo Bertolucci, invece, nell’ormai lontano 1973 raggiunse il suo miglior piazzamento di sempre (12), spingendosi sino alle semifinali del Roland Garros durante la stagione ’73, chiusa poi in 20esima piazza. La lunga lista continua, e Marco Cecchinato, autore di un’impresa titanica nel 2018 con la vittoria al Roland Garros, ne prende parte grazie al raggiungimento del suo best l’anno seguente, appropriandosi della 16esima posizione. Alle spalle del tennista siculo figurano i nomi di Cobolli (17), Gauedenzi (18), Seppi (18), Camporese (18) e Furlan, che nel 1996 raggiunse il 19esimo posto nella classifica. Gli altri 10 nomi che fanno parte di questa lista hanno occupato – come best ranking – dalla 20esima alla 30esima posizione, partendo da Francesco Cancellotti e Lorenzo Sonego, “a pari merito”, con la 21esima casella raggiunta. Il torinese, precede il nome storico di Tonino Zugarelli – n.24 nel 1977 -, e dell’attuale Capitano di Davis, Filippo Volandri, che nel 2007 – anno in cui sconfisse Roger Federer dinanzi a un infuocato Foro Italico – conquistò la venticinquesima posizione. La lunga lista azzurra si chiude poi con il mitico Paolo Canè (26), Cristiano Caratti (26), Potito Starace (27), Gianni Ocleppo (30) e i due azzurri ancora nel pieno delle loro facoltà tennistiche, Matteo Arnaldi (30) e Luciano Darderi, freschissimo di best ranking di n. 29. Restano fuori dalla Top 30, di un nonnulla, Paolo Lorenzi e Simone Bolelli, rispettivamente al 33° e 36° posto raggiunto come best.