Luca Potenza fa la voce grossa al Challenger di Villena
Al Challenger 100 di Villena (cemento outdoor) erano tre gli italiani in tabellone: Raul Brancaccio, che all’Accademia di Carlos Ferrero è di casa, Lorenzo Carboni e Luca Potenza. E a sorpresa quest’ultimo, ripescato come lucky loser, è stato l’unico che è riuscito a muoversi dalla casella di partenza, superando con pieno merito (6-4 7-5) un avversario non banale come Darwin Blanch (n. 345). Poi, evidentemente non pago, ha battuto nettamente (6-1 6-4) il forte prospetto lituano Edas Butvilas (n. 291). Ora nei quarti l’attende il qualificato ceco Petr Brunclik, di cui non deve ingannare la modesta classifica (n. 436) perché innanzitutto ha appena 19 anni, e oltretutto proviene da una delle scuole tennistiche più prestigiose del pianeta.
Ma il tennista siciliano sta dimostrando che, se la salute l’assiste, non ha paura di nulla e punta con decisione ad eguagliare il suo miglior risultato in carriera: quella semifinale raggiunta il mese scorso ad Istanbul. In ogni caso al n.357 ATP ha già migliorato il proprio best ranking. Raul Brancaccio è stato invece regolato con un doppio 6-4 dal tunisino Moez Echargui (n. 142), tennista caldissimo che in stagione ha già messo in bacheca tre Challenger (S.Tropez, Creta e Porto) e cinque ITF, tutti sul cemento amico di Monastir. Il 32enne nativo di La Marsa (ma residente a Milano) pare finalmente giunto, anche se un po’ tardivamente, alla sua piena maturità.
Traguardo da cui sembra ancora piuttosto lontano il nostro Lollo Carboni che, promosso brillantemente dalle qualificazioni, si è poi arreso quasi senza combattere (6-2 6-1) allo statunitense Oliver Crawford (n.184).
Challenger Braga: Cecchinato out
Al Challenger 75 di Braga (Portogallo, terra) erano diversi gli italiani in gara: Pellegrino, Cecchinato e Travaglia. Oltre a Enrico Dalla Valle e Filippo Romano che non sono riusciti a superare le qualificazioni. Preoccupa un po’ l’involuzione di Dalla Valle perché il tennista ravennate sembra aver esaurito la sua spinta propulsiva. Infatti tra il 2024 e i primi tre mesi del 2025 aveva conquistato la bellezza di due semifinali e dieci quarti, stabilendo il proprio best al n.242 ATP (giugno 24).
Adesso sono purtroppo sei mesi che non tocca palla. Tornando al tabellone principale passa il primo turno solo Marco Cecchinato in tre set sul qualificato francese Lilian Marmousez. Eliminati invece Stefano Travaglia (7-5 7-6 da Jaime Faria) e Andrea Pellegrino che a sorpresa si arrende con un duplice 6-4 al danese Johannes Ingildsen che in classifica sta fuori dai 1000. Tornando al Ceck, purtroppo al secondo turno non ce l’ha fatta contro il 20enne lituano Vilius Gaubas che ha comunque dovuto sudare le proverbiali sette camicie per uscire vincitore, in una sfida durata oltre tre ore, col punteggio di 6-4 6-7(3) 6-3.
Challenger Tiburon, si ferma presto Caniato
Termina in California l’avventura americana di Carlo Caniato e Federico Bondioli che al Challenger 75 di Tiburon (cemento outdoor) hanno proseguito nella loro striscia negativa: Bondioli fuori all’esordio in tabellone eliminato dall’insidioso kazako Dmitry Popko (n. 214) col punteggio di 6-2 5-7 6-2. Carlo Caniato da parte sua riesce finalmente a superare un turno nelle qualificazioni, a spese di Keegan Smith (n. 590), per poi arrendersi 6-4 6-3 al giapponese Renta Tokuda (n. 341).
A Mouileron le Captif andava in scena il tradizionale ‘Open de Vendée (categoria 75, cemento indoor), un torneo che vede nel proprio albo d’oro nomi come Benoit Paire, dieci anni fa, e poi per tre volte i fratelli Ymer e negli ultimi due anni Tomas Machac e Lucas Pouille. Erano due gli azzurri in gara: Federico Cinà e Francesco Passaro. Federico è stato eliminato 7-6(6) 6-4 da Robert Strombachs (n. 349), dando l’impressione di essere un po’ spremuto dopo una stagione per alcuni versi entusiasmante.
In ogni caso, con la sua classifica (n.211) le qualificazioni Slam in Australia dovrebbero essere in cassaforte, le seconde dopo New York. Francesco, dopo aver eliminato il lussemburghese Chris Rodesch (n. 181) col punteggio di 6-3 7-6(6), se l’è vista proprio con Strombachs e ha vendicato il connazionale al termine di un match molto combattuto che si è concluso al tie-break del terzo, vinto a zero, dopo oltre due ore di partita. Ora nei quarti se la vedrà con Nicolai Budkov Kjaer (n. 149), 19enne astro nascente del tennis norvegese.
Si giocava anche in Cile ad Antofagasta (categoria 75, terra), città portuale di quasi mezzo milione di abitanti nel nord del paese, dove Francesco Maestrelli, unico italiano in gara, ha tolto velocemente il disturbo perdendo 6-3 3-6 6-2 dal veterano argentino Facundo Bagnis che, nonostante la sua classifica di molto peggiorata (ora è al n.431), è evidentemente ancora in grado di architettare qualche scherzetto.