Il ministero: cimiteri chiusi, ma non tutti si adeguano

Casaloldo è rimasto sempre aperto, a Curtatone camposanto con limitazioni. Anche a Suzzara e Solferino visite concesse ma soltanto nei giorni feriali

MANTOVA. Il mancato saluto ai defunti sarà uno dei ricordi più duri del post Covid-19. Oltre a non poter partecipare ai funerali, cosa che di per sé è già del tutto anomala per le grandi come per le piccole comunità, si aggiunge la chiusura dei cimiteri, azione prevista dal ministero della Salute al paragrafo G della circolare “Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia COVID-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione”. Nel testo si legge infatti che “I cimiteri vanno chiusi al pubblico per impedire le occasioni di contagio dovute ad assembramento di visitatori” . Mentre al punto E è scritto: “Onde evitare sovraffollamento anche dei soli addetti, stante il divieto di svolgimento di riti funebri...” .

Insomma, cimiteri chiusi e riti funebri sospesi. Tuttavia con l’avvicinarsi del 4 maggio in tanti domandano la riapertura del camposanto.

Lo ha fatto la minoranza di Castel Goffredo che, nella seduta di martedì sera, ha chiesto al sindaco di riaprire solo per i parenti dei defunti. Il sindaco Achille Prignaca, citando il suddetto documento e, nello specifico, il paragrafo G, ha ricordato che «la riapertura del cimitero è al momento vietata». Non va dimenticato che Castel Goffredo ha pagato un prezzo altissimo, in termini di decessi, in questi due mesi. Dello stesso parere anche Enrico Volpi, primo cittadino di Castiglione delle Stiviere, che nelle sue dirette serali, e rispondendo anche sui social ai cittadini, ha più volte ricordato che il cimitero non può essere al momento riaperto. Anche Volpi ha citato il documento del Ministero e le parole scritte al paragrafo G. Sia la minoranza castellana che cittadini castiglionesi, però, hanno ricordato ai rispettivi sindaci che «ci sono comuni nel mantovano dove i cimiteri sono aperti».

È il caso di Casaloldo dove, spiega il sindaco Emma Raschi, «abbiamo constatato che non ci sono mai assembramenti. Abbiamo le telecamere all’ingresso che consentono al personale del comune di vedere se ci sono molte persone dentro. Ad oggi non è mai capitato e così noi abbiamo lasciato aperto il cimitero».

Anche a Curtatone spazio alle visite al cimitero, «ma con alcune limitazioni di orari e di ingressi», spiega il sindaco Carlo Bottani che ricorda come «per me sia molto più importante l’aspetto umano dei decreti. Ci sono persone che hanno perso affetti importanti ed è giusto che vadano sulle tombe dei loro cari. Cerchiamo di evitare gli assembramenti e devo dire che, ad oggi, non ne abbiamo avuti. Mi sono messo una mano sul cuore e ho pensato a quelle famiglie». Ci sono altri comuni dove i cimiteri sono rimasti aperti e fra questi ci sono Solferino, dove è chiuso solo nel fine settimana, e Suzzara.

Senza dimenticare che, da tempo, non vengono più affissi i necrologi in molti paesi, per evitare gli assembramenti e così, come nel comune di Castel Goffredo, si è provveduto a un elenco, pubblicato sul sito della parrocchia, aggiornato con i nomi di tutti i defunti. In molti comuni, infine, ci si sta organizzando per un saluto collettivo, con messe dedicate ai morti. –