Bomber Guccione: «Sono orgoglioso di essere in questo Mantova»
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GuGol: «La C l’ho vinta da ragazzo, poi mi sono perso ma ora me la sono ripresa Mister Troise è molto bravo, il gruppo è già affiatato. Aspetto solo la tifoseria...»
MANTOVA. Unico “superstite” del tridente che lo scorso anno ha trascinato l’Acm alla promozione in serie C, Filippo Guccione si ritrova a essere simbolo del nuovo Mantova, uno dei calciatori più esperti e - magari - anche capitano. «Sono orgoglioso di essere ancora in biancorosso - attacca GuGol -, mi piace essere responsabilizzato e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura».
L’attaccante virgiliano ritrova infatti quel professionismo assaporato da giovanissimo e poi perso più che altro per scelte sbagliate: «La C2 l’ho vinta col Bassano nel 2014 - ricorda Guccione -, poi mi sono perso fisicamente e mentalmente (ed è finito a giocare perfino in Eccellenza, ndr). Negli ultimi tre anni però in me è scattato qualcosa, forse è successo con la nascita del mio bambino... E allora mi sono detto perché non ci posso stare anch’io? Ho lavorato sodo e adesso eccomi qua, pronto a pedalare forte in questo ritiro di Montese e ad affrontare con grande entusiasmo il prossimo campionato di serie C».
Là davanti Guccione non avrà più come compagni Cristian Altinier e Luigi Scotto, con i quali aveva instaurato un grande rapporto anche fuori dal campo: «Ovviamente dispiace che loro non ci siano più, perché prima dei giocatori vengono gli uomini e Gigi e Cristian erano importanti per me e per tutti. Sono comunque sicuro che la società ingaggerà attaccanti di valore e che saremo competitivi».
Il primo impatto con il tecnico Troise e con il nuovo gruppo è stato buono: «Il mister è meticoloso, cura il minimo dettaglio e ci fa migliorare anche nelle piccole cose. Filma tutti gli allenamenti e poi ci fa vedere cosa sbagliamo... Insomma, è molto preparato e con lui stiamo lavorando bene, utilizzando tantissimo la palla. Per quanto riguarda il gruppo, ci sono tanti ragazzi giovani con grande voglia di fare. Mi ha colpito il fatto che dopo pochi giorni già scherziamo fra noi, giochiamo... Direi che siamo già un gruppo importante, di quelli che non si lamentano ma corrono e giocano alla morte».
Al via del campionato, salvo intoppi dell’ultima ora, mancano poche settimane. Ma il calcio è ancora orfano dei tifosi e per una piazza appassionata come Mantova non si tratta certo di un piccolo dettaglio: «Io non vedo l’ora di iniziare a giocare - dice Guccione - e di dare il massimo in campo per centrare gli obiettivi della stagione. Certo, l’assenza dei tifosi pesa parecchio. Appena riapriranno gli stadi, avremo ancora più bisogno di loro per sentire quella spinta che sono capaci di darci. Sappiamo che i tifosi non vedono l’ora di vederci e da parte nostra è lo stesso. Speriamo di averli presto al Martelli - conclude GuGol -: li aspettiamo, questo è sicuro».