L'associazione "Amici dell'ospedale di Asola" ha regalato un apparecchio di ultima generazione al reparto di dermatologia
ASOLA. L'Associazione “Amici dell’ospedale di Asola” ha donato ieri mattina un nuovo dermatoscopio di ultima generazione al reparto di dermatologia. A consegnate e a ricevere lo strumento che già nel corso della mattina è stato messo in funzione, c’erano Stefano Sardini, medico e presidente dell’associazione, e la dermatologa Elena Tognetti.
«È uno strumento prezioso sul fronte della prevenzione dei melanomi - spiega la Tognetti - ed è una dotazione davvero unica di cui siamo orgogliosi perché ci consente di fornire un servizio nuovo e importante su questo fronte. Le caratteristiche tecniche innovative di questa nuova strumentazione sono principalmente due: l’ampiezza del capo visivo e la particolare luminosità, oltre al fatto che è possibile collegarlo a strumentazione tecnologica e creare un archivio dei nevi. Tutto questo ci permette di fare passi avanti sul fronte della diagnosi precoce delle lesioni cutanee e, allo stesso tempo, di tenere maggiormente sotto controllo lo sviluppo dei nevi. Una tecnologia preziosa insomma».
Ospedale di Asola: arriva il nuovo dermatoscopiofoto da Quotidiani localiQuotidiani locali
Sardini, nel suo intervento, ha voluto ricordare come «questa strumentazione sia arrivata al nostro ospedale grazie alle donazioni che sono giunte durante l’emergenza Covid. Dobbiamo dire grazie alla popolazione, ai gruppi, alle associazioni e alle attività industriali che sono state vicine all’ospedale e hanno utilizzato la nostra campagna di raccolta fondi per dimostrarlo. Oltre a quanto fatto durante lìemergenza ci siamo posti anche il problema del post-Covid. Molte persone si erano allontanate dall’ospedale perché qui, come in tante parti d’Italia, la struttura gestiva solo i pazienti Covid. Ci siamo posti la domanda su cosa sarebbe successo al nostro ospedale dopo tutto questo e crediamo che serva dare nuovi servizi alla popolazione. Ecco perché parte dei fondi che sono rimasti li abbiamo dirottati su questa tecnologia, per rendere il nostro reparto di dermatologia all’avanguardia per un territorio che vede una crescita di richieste su questo ambito. Non ci fermiamo qui – conclude Sardini – abbiamo altri fondi e presto avremo nuove donazioni per continuare ad aiutare una struttura che serve un territorio importante».
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