Il lungolago come una discarica: coi volontari Cri sponde pulite
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In quindici hanno setacciato le aree di Belfiore, attracco motonavi e campo Canoa. Riempiti cinquanta sacchi: anche pneumatici, barattoli, mascherine e un motore
MANTOVA. Spazzini per un giorno. Hanno lavorato sodo i giovani della Croce Rossa che ieri mattina sono stati impegnati nella pulizia del lungolago di Mantova. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Cri Mantova e Tea, ha coinvolto 15 volontari, rigorosamente muniti di mascherine, guanti da lavoro e armati di pinze da raccolta, che si sono dati appuntamento lungo le sponde dei laghi per raccogliere ogni tipo di rifiuto non smaltito in maniera adeguata.
«Inizialmente le zone da pulire – spiega Matteo Formizzi, presidente di Croce Rossa Mantova – dovevano essere quelle dove sono stati situati i tre punti di raccolta della Tea: Belfiore, zona Papa’s e vicino all’attracco delle motonavi Andes. Ma i nostri ragazzi si sono spinti poi fino a Campo Canoa, dove hanno trovato diversi rifiuti ingombranti, tra cui pneumatici di auto, barattoli di pittura, valigie, e persino un motore». A differenza delle attese, ci sono state poche mascherine lungo le sponde: «Siamo stati sorpresi dal loro numero relativamente esiguo – continua Formizzi – c’è stata prevalenza di plastica e di secco e non in maniera omogenea in tutte le zone. Se Campo Canoa è stata la zona con più ingombro, la zona di Belfiore era già quasi del tutto pulita. Ma in tutta la mattinata i ragazzi hanno riempito ben 50 sacchi». L’iniziativa è stata anche occasione per coinvolgere la gente e far conoscere Croce Rossa.
«In molti si sono fermati al gazebo che si trovava vicino al Papa’s – conclude il presidente – la maggior parte di loro per chiedere informazioni sulla nostra attività. I ragazzi hanno potuto spiegare l’iniziativa, così come il loro impegno come volontari. Per tutti è stato un bel momento di aggregazione, li ha fatti sentire parte di un progetto importante». —