Mantova, lo sciopero responsabile degli addetti alle pulizie senza contratto da 8 anni
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foto da Quotidiani locali
MANTOVA. Sono duemila nel Mantovano e 600mila in tutta Italia: chiamati eroi nella prima fase della pandemia, ora sono ancora in prima linea per pulire e sanificare ospedali, Rsa, asili, ambienti di lavoro e luoghi aperti al pubblico. Loro, che per garantire sicurezza e igiene lavorano senza sosta rischiando ogni giorno, da quasi otto anni sono in attesa del rinnovo del contratto nazionale. Per questo per l’intera giornata di oggi scendono in sciopero a Mantova come in tutta Italia le lavoratrici e i lavoratori del comparto delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi.
La mobilitazione è stata indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti che puntano il dito contro le associazioni imprenditoriali di settore (Anip Confindustria, Confcooperative Lavoro e servizi, Legacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi e Agci Servizi): «Hanno strumentalmente prodotto la dilatazione dei tempi negoziali, messo in discussione diritti e tutele dei lavoratori del settore e la definizione di un aumento salariale congruo e dignitoso, senza dare ancora riscontro concreto alle sollecitazioni per concludere il percorso di rinnovo del contratto nazionale di lavoro».
Saranno garantite, assicurano, le prestazioni indispensabili nei luoghi individuati dalla normativa, considerata anche la recrudescenza dei contagi delle ultime settimane. Non solo. «A Mantova – annuncia la segretaria della Filcams Cgil Roberta Franzini – per senso di responsabilità di questi lavoratori vista l’emergenza e il loro ruolo fondamentale per il contenimento del contagio, in molti si recheranno lo stesso al lavoro esponendo sulla maglia un adesivo per manifestare comunque la loro adesione alla protesta. Un gesto che dimostra il grande senso di responsabilità di questi lavoratori invisibili». «È un settore delicato – aggiunge Alessandra Sergi di Fiscascat Cisl – fatto di manovalanza per lo più femminile, di donne con contratti a ore e siamo molto preoccupati che ad oggi da parte dei datori di lavoro non ci sia ancora alcun approccio per il rinnovo del contratto». «Con grande senso di responsabilità – conclude il segretario della Uiltucs Uil Daniele Grieco – si eviterà di scioperare negli ospedali, ma che sia ben chiaro: non facciamo una cortesia ai datori di lavoro, lo si fa solo per non mettere a dura prova gli ospedali con ulteriori disagi». —