«Urla e ci minaccia»: gli inquilini sfidano il vicino disturbatore
MANTOVA. È uscito dal carcere ed è rientrato a casa, in un condominio dell’Aler. Da quel momento, però, per i vicini è cominciato un vero e proprio incubo. Grida, urla e minacce a tutte le ore del giorno. «La situazione si è fatta invivibile» lamentano i residenti del condominio che dopo aver chiesto più volte l’intervento delle forze dell’ordine senza risolvere il problema, si sono rivolti ai servizi sociali del Comune con una petizione sottoscritta da quindici persone.
«Questo signore – si legge – arreca disturbo con rumori assordanti giorno e notte. Sono state presentate due denunce in questura per minacce e chiediamo il vostro intervento perché la situazione è invivibile».
Il disturbatore è un immigrato affetto da disagio psichico ed è già seguito dai servizi sociali del Comune. Del suo caso si sta occupando anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Luca de Marchi, a cui gli inquilini si sono rivolti affinché anche la politica si interessi del loro disagio.
«Quella povera gente vive nel terrore» sintetizza de Marchi: «Quella è una persona malata e va curata, ma sta creando anche problemi di sicurezza a tutti. Mi hanno detto che ha minacciato e aggredito due donne e quasi distrutto mezzo condominio».
Anche l’esponente di Fratelli d’Italia ha segnalato il caso ai servizi sociali del Comune e all’Aler: «La dirigente del welfare, Remondini, mi ha assicurato che seguirà il caso. Aler so che ha protocollato la mia richiesta ma non mi ha dato alcuna risposta. Eppure, bisogna che qualcuno intervenga. Ripeto, lì c’è un problema di sicurezza».