Mantova, ai concerti senza mascherine: «Si rischia un boom di contagi»

MANTOVA. «Concerti e altri grandi eventi comportano un maggior rischio di contagio, perché le probabilità che in mezzo a migliaia di persone ci siano alcuni positivi asintomatici sono elevate. In queste circostanze l’unica vera protezione è costituita dalla mascherina, anche se non è obbligatoria». Il direttore generale di Ats Val Padana, Salvatore Mannino, lancia questo appello ai mantovani dopo aver analizzato per l’ennesima volta l’andamento dei contagi nella nostra provincia. E dopo aver visto le foto dei concerti e degli eventi che hanno riportato vitalità e tante persone (anche da fuori provincia) in piazza Sordello come non avveniva dal periodo pre Covid.

Nessuno rimpiange le restrizioni dei momenti più duri dell’emergenza pandemica. Poter finalmente partecipare a concerti e altre manifestazioni ci dà quel senso di normalità che avevamo perso negli ultimi due anni. Ma è inutile girarci intorno: la nuova crescente ondata di tamponi positivi dice che la pandemia non è affatto in regressione.

Proprio ieri, il bollettino della Fondazione Gimbe ha riportato un dato: Mantova città ha registrato nella settimana 6-12 luglio 950 nuovi casi di Covid ogni 100mila abitanti con una variazione del +6.2%. Ieri il numero di tamponi positivi rilevati dall’ Ats è stato di ben 702.

Ma eventi che attirano migliaia di persone (senza mascherine) in piazza, come appunto i concerti, porteranno a un incremento dei casi di Covid? «L’andamento pandemico segue dinamiche probabilistiche – dice Mannino – quindi è chiaro che qualsiasi situazione a rischio contagio, se amplificata da grandi numeri, porta a un aumento di casi. Per questo, anche se non obbligatoria, è fortemente raccomandata la mascherina. Dopo due anni, credo che tutti siamo consapevoli dei rischi e dei modi per ridurli fortemente. Confido sul buon senso e sulle conoscenze dei mantovani».

Analoghe considerazioni arrivano dal direttore generale dell’Asst di Mantova, Mara Azzi, nei cui ospedali ieri risultavano ricoverate 64 persone affette da Covid («Sono raddoppiate in una ventina di giorni»). Un terzo di queste, tuttavia, sono state ricoverate per altre patologie e il contagio è stato scoperto con il tampone d’ingresso.

«È evidente che obbligo o non obbligo, l’uso delle mascherine (in particolare le Ffp2) riduce enormemente le possibilità di contagio e non solo ai concerti – precisa in conclusione Azzi – noi all’ospedale le usiamo sempre. La vaccinazione serve per proteggere da forme gravi o mortali della malattia, ma non limita i contagi con le nuove varianti».Nico