Anche il viadanese Bergamaschi nella missione di pace in Ucraina
foto da Quotidiani locali
Il Mean (Movimento europeo di azione nonviolenta) torna per la terza volta in Ucraina. La missione di pace parte lunedì 24 ottobre alla volta di Leopoli, e farà ritorno mercoledì 26. Della delegazione farà parte anche il pacifista viadanese Paolo Bergamaschi. Al viaggio parteciperanno inoltre diversi sindaci italiani, che nell’occasione incontreranno gli omologhi ucraini.
Il Movimento europeo di azione nonviolenta è un progetto voluto e attivato da trentacinque organizzazioni italiane (tra cui Azione cattolica, Vita, Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, scout Masci, centro studi Giorgio La Pira, Associazione per la bioagricoltura sociale e varie associazioni che si occupano di nuovo welfare e nuova economia), che hanno unito le forze con l’obiettivo di creare un ponte di dialogo tra le società civili europea e ucraina, e – se sarà possibile – anche russa. Obiettivo: chiedere all’Unione Europea di assumere la guida dei negoziati di pace, affinché si arrivi a una tregua immediata.
L’area ovest dell’Ucraina, quella verso cui è diretta la delegazione di pacifisti, si è distinta negli ultimi mesi, attraverso i suoi sindaci e le sue comunità, per il grande lavoro di accoglienza degli sfollati interni, in fuga dalle aree assediate dell’est. «Attraverso la stipula di Patti di azione nonviolenta – anticipa Angelo Moretti, portavoce del Mean – ci occuperemo di come progettare la ripresa del turismo, dell’economia e della formazione giovanile. Non possiamo fermare la guerra, ma possiamo inventarci ogni strada per far avanzare la pace». A tale scopo, sarà instaurata una sorta di gemellaggio tra i Comuni italiani e ucraini, con uno sguardo alla difesa nonviolenta del popolo ucraino e alla futura ricostruzione.
Tra i partecipanti alla missione vi sarà Marcello Bedeschi, coordinatore nazionale delle Associazioni regionali dei Comuni d’Italia. «Sono felice – assicura l’esponente Anci – di rappresentare tanti colleghi. Cercherò di portare lo spirito di La Pira (il padre costituente e sindaco di Firenze, considerato “venerabile” dalla Chiesa e noto per l’impegno pacifista e sociale; ndr), nella certezza che i gemellaggi possono produrre frutti importanti per le comunità. Per i sindaci, soprattutto quelli delle città funestate da distruzione e morte, sono importanti la vivibilità e i bambini che corrono nei prati: andiamo a Leopoli per sostenere questa sensibilità e aiutare i primi cittadini a recuperare le forze delle loro comunità».
Bergamaschi sarà della partita in virtù della sua conoscenza dello scenario ucraino: per lunghi anni consigliere politico del Parlamento europeo, soprattutto per quel che riguarda i rapporti coi Paesi dell’Est, è stato testimone diretto nel 2014 della “Rivoluzione di Maidan”.