Canile lager a Mantova, salvato un centinaio di cuccioli

Un centinaio di cuccioli di cane tenuti ammassati, al buio e al freddo, nelle stanze di una vecchia casa e nel relativo garage. Lasciati senza cibo e acqua per giorni, senza qualcuno che si prendesse cura di loro. Costretti a fare i bisogni negli stessi spazi in cui trascorrevano le loro giornate.

Una storia di maltrattamenti nei confronti degli animali che, in paese a Piubega, circola da giorni, una vicenda alla quale avrebbero messo la parola fine i Carabinieri forestali di Mantova. Ancora non è arrivata alcuna conferma da parte del comando provinciale, ma sarebbero stati gli uomini del loro nucleo investigativo a individuare, nei giorni scorsi, l’allevamento abusivo, un canile lager tra le case di Piubega

. La notizia ricorda un episodio analogo che si era verificato, sempre a Piubega, un paio d’anni fa, nel 2020. In quell’occasione intervennero i Carabinieri forestali di Brescia, che liberarono sessantuno cani di razza trovati in un allevamento abusivo gestito da una donna di 31anni. I militari, con quel blitz, smantellarono un traffico illecito di cuccioli di cane, ma oltre a liberare gli animali, nel 2020 sequestrarono anche farmaci e vaccini veterinari, anche questi di provenienza illecita. I circa cento cagnolini trovati, nei giorni scorsi, nella casa di Piubega, erano tenuti in condizioni disumane, ammassati come merce qualsiasi e non considerati esseri viventi. Sembra che i cuccioli fossero custoditi in cucce improvvisate sia dentro le stanze dell’abitazione sia dentro un box utilizzato in passato come autorimessa, senza luce e senza riscaldamento, e che fossero tenuti senza nutrimento e senz’acqua per giorni interi. Nessuno, inoltre, sempre secondo le prime indiscrezioni, si prendeva cura di loro con regolarità: erano costretti, quindi, a fare i loro bisogni nei luoghi nei quali dormivano e giocavano, in mezzo a sporcizia e sovraffollamento.

Condizioni ideali, tra l’altro, per la trasmissione di malattie. Le forze dell’ordine avrebbero anche accertato molte violazioni amministrative, riguardanti, per esempio, la certificazione della provenienza dei cuccioli. I cani, probabilmente destinati a un traffico illecito di cuccioli, sarebbero stati sequestrati e ora si troverebbero al sicuro in una struttura regolare. Rifocillati e curati.