Muore in azienda schiacciato da una rotoballa
La vittima è Claudio Tollio, 57 anni, di Roverbella. Dieci anni fa morì allo stesso modo il padre 83enne
È morto come suo padre, dieci anni fa. Schiacciato sotto il peso di una rotoballa caduta dal fienile. Così un agricoltore di 57 anni, la sera del primo gennaio nella sua corte agricola a Castiglione Mantovano, frazione di Roverbella. La vittima è Claudio Tollio, titolare dell'omonima azienda agricola in strada Cisa 5/1.
Una tragedia che riporta alla luce quanto successo dieci anni fa: allo stesso modo morì il padre 83enne, Bortolo Tollio, detto "Lino", schiacciato da una rotoballa caduta da tre metri di altezza. Era settembre 2013 e il primo a prestare soccorso all'agricoltore fu proprio il figlio Claudio. La sera del primo gennaio la stessa sorte è toccata a lui.
L’incidente
L’incidente è avvenuto presumibilmente tra le 19 e le 20. A trovare l'imprenditore agricolo ormai privo di vita è stato il cugino che stava lavorando nella zona mungitura. Non vedendolo da un paio d'ore era andato a cercarlo. Arrivato nel fienile lo ha visto esanime sotto due rotoballe del peso di 4-5 quintali ciascuna e cadute da 6-7 metri d'altezza. Le ultime due della fila. Il cugino ha preso subito un mezzo agricolo con le forche e ha sollevato le rotoballe. Poi ha chiamato i soccorsi.
A Castiglione Mantovano sono subito arrivati l'automedica del 118 con il rianimatore a bordo, due ambulanze, l'elisoccorso e una squadra dei vigili del fuoco. Purtroppo, tutto inutile: all'arrivo dei sanitari l'agricoltore non dava più segni di vita e vani sono stati i tentativi di rianimazione praticati dal personale sanitario. A Roverbella sono subito arrivati anche i carabinieri e i tecnici del servizio prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Ats Val Padana. Si presume che l'infortunio si sia verificato intorno alle 19. La constatazione di decesso alle 21.30.
Secondo i primi rilievi dei tecnici dell’Ats potrebbe non trattarsi di infortunio sul lavoro, ma di incidente domestico. Claudio Tollio non aveva con sé arnesi da lavoro e forse è stato travolto dalle rotoballe mentre stazionava alla base del fienile. Era andato solo a controllare? Difficile da dire, la tragedia non ha avuto testimoni. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Poma di Mantova. A sciogliere ogni dubbio ci penseranno comunque i tecnici dell’Ats Val Padana che hanno già eseguito un primo sopralluogo.
La morte del padre
Dieci anni fa il precedente e la morte del padre di Claudio. Un incidente domestico. Fu questa l’ipotesi sul tragico infortunio in cui perse la vita Bortolo Tollio, “Lino”, 83 anni, anche lui rimasto schiacciato e ucciso da una rotoballa.
Bortolo Tollio, sposato e padre di quattro figli era nell’azienda agricola di famiglia, in strada Cisa Nord. Lui e Claudio stavano sistemando delle rotoballe. Erano circa le 18. La presenza dell’anziano non era indispensabile, ma lui voleva comunque rendersi utile e dare una mano al figlio.
Agricoltore da oltre settant’anni e ancora in salute, non rinunciava mai a seguire i lavori all’interno della sua azienda.Tutto accadde in una manciata di secondi. Dopo aver collocato la quarta e ultima rotoballa a quattro metri di altezza, il figlio uscì dal fienile ma, come lui stesso avrebbe confermato più tardi, notò che la pila era un po’ storta e la ritenne non sicura. Uscì col trattore per inforcarne altre, ripromettendosi di aggiustarla. Ma in quel breve lasso di tempo accadde l’irreparabile.
Il padre 83enne si trovava proprio davanti alla catasta di rotoballe in equilibrio instabile. All’improvviso quella più in alto era precipitato, trascinando anche quelle sottostanti e travolgendo l’uomo in pieno. L’anziano agricoltore non ebbe scampo. Dieci anni dopo è toccato al figlio.