«Il sindaco Palazzi sbaglia»: le opposizioni all’attacco 

Più ombre che luci. Sono quelle che le opposizioni vedono emergere dall’intervista di fine anno al sindaco Mattia Palazzi. Stefano Rossi di Mantova ideale definisce il 2023 «l’annus horribilis» dell’era Palazzi, «quello in cui sono emersi tutti i limiti dell’amministrazione, che scarica su Stato e Regione le proprie responsabilità nel continuo pescare soldi dalle tasche dei cittadini». Il faro, invece, deve essere la Provincia a guida centrodestra che «sta mettendo nel mirino due opere infrastrutturali fondamentali: la tangenziale ovest e la ferrovia Mantova-Peschiera».

L’università

Per il capogruppo della Lega, Andrea Gorgati, «il sindaco è ossessionato dal parco Te», mentre «minimizza l’aumento di tutti pass e ripete la storia che le navette sono gratuite, dimenticando che le pagano i mantovani. Si è anche scordato di citare l’aumento del suo stipendio e di quello degli assessori». L’unica apertura è sull’università, «un asset da valorizzare».

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Forza Italia invita Palazzi a concentrarsi sul patrimonio artistico del centro: «Su tutti c’è la Torre della Gabbia – ricorda Pierluigi Baschieri – dove si prospetta un lungo contenzioso con i residenti; e poi il Podestà che richiede enormi risorse per dar vita al museo su Virgilio e palazzo della Ragione, scatola vuota senza idee».

Fratelli d’Italia con Catia Badalucco punta l’attenzione sui cantieri per l’eliminazione dei passaggi a livello: «Si accavallerebbero a quello del sottopasso della stazione creando grossi problemi alla viabilità cittadina. E poi, va rivisto il sistema dei pass e rilanciato il centro».

L’ambiente

Gloria Costani di Saf rimprovera a Palazzi di «non affrontare in maniera decisiva le problematiche ambientali» anche se alcuni aspetti sociali ed economici «sono condivisibili». «Si affronta il problema stadio senza tener conto del consumo di suolo, mentre non si fa alcun cenno all’aria pessima che respiriamo in città. Insomma, gli argomenti ambientali passano in terzo piano. Ci sono poi alcune situazioni di precarietà sociale che vanno affrontate in maniera condivisa».

All’opposizione formalmente c’è anche Lidia Bertellini (gruppo misto), «ma io sono abituata a scegliere il meglio per la città. Solo la critica non fa parte del mio stile».