Assalito dallo squalo e nel mirino della Lucarelli: «Troppo aggressiva, Matteo non meritava questo»
foto da Quotidiani locali
Matteo Mariotti è in un letto dell’Ospedale Rizzoli di Bologna dove è in cura per le gravissime ferite inflitte dall’attacco di uno squalo in Australia. Ma contro di lui si è scatenata una battaglia social, odio favorito da articoli della blogger Selvaggia Lucarelli che ha criticato in modo netto e pesante la raccolta fondi che gli amici di Matteo hanno promosso per aiutarlo.
Il messaggio di Selvaggia Lucarelli
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Il messaggio di Matteo su Instagram
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«Una sottoscrizione dai contenuti poco chiari» l’accusa della blogger alla quale lo stesso Mariotti, dall’ospedale, ha risposto per le rime. «L’attacco dello squalo mi ha fatto perdere la gamba sinistra - ha detto il 20enne parmense - ma le parole della Lucarelli sono peggio dello squalo. Mi hanno riversato addosso una valanga di odio e insulti. Per una raccolta fondi promossa dai miei amici, della quale non ero nemmeno a conoscenza».
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Le parole dell’amico che l’ha salvato
Alle parole del giovane, si aggiungono ora quelle dell’amico che lo ha salvato, Tommaso Agosti, infermiere di Medole che era con Mariotti in Australia per visitare la costa Est e fare immersioni. Proprio per essere stato diplomato in materie infermieristiche e per anni avere esercitato la professione all’ospedale San Pellegrino, nel reparto di ortopedia, Agosti ha avuto il sangue freddo di intervenire mentre l’amico era assalito dagli squali, portandolo il più vicino a riva e poi preparandosi ad eseguire le manovre salvavita in attesa dell’arrivo dei soccorsi, portando poi l’amico in un luogo adatto a poter eseguire le manovre di massaggio cardiaco.
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«Le polemiche della Lucarelli sono nate subito dopo che si è diffusa la notizia della raccolta di fondi per Matteo - spiega al telefono Agosti - La a sottoscrizione è stata così spontanea che non so se in effetti, come accusa la Lucarelli, siano stati rispettati tutti i crismi. Ma se anche così fosse, il modo di lanciare queste accuse è stato sbagliato. Un modo che assieme alle sciocchezze che ha detto hanno scatenato una vera e propria campagna di odio che Matteo non meritava».