Mantova al settimo cielo: meravigliosa “manita” a Padova e +7 in classifica
Lezione di calcio al Padova e Mantova al settimo cielo. La capolista di mister Possanzini demolisce la rivale più accreditata. E lo fa a modo suo, alla grande: con pazienza e possesso palla. Con quella ipno-zona che il pubblico biancorosso ha imparato ad amare e che fa andare ai matti i biancoscudati. Quel Padova che era rimasta l’unica squadra professionistica imbattuta in Italia.
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Al triplice fischio è delirio per gli oltre mille tifosi mantovani che hanno seguito la squadra in trasferta. Un capolavoro. Che entra di diritto tra le più incredibili partite della storia biancorossa.
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L’inizio è subito indicativo. Impostano Burrai e soci. Il Padova prova a pressare alto ma non spaventa l’Acm. Così la prima grande occasione capita sui piedi di Fiori che tira sul primo palo da buona posizione. Donnarumma sventa.
Il vantaggio arriva con un difensore
Il gol arriva al 28' quando Redolfi si libera con le maniere forti in area del suo diretto marcatore e va a staccare tutto solo sulla punizione battuta in area da Burrai. Il difensore di testa infila la porta del Padova.
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Altra occasione quattro minuti dopo quando Radaelli si libera nel cuore dell'area ma il tiro non è irresistibile.
Il Padova si lamenta spesso per le decisioni dell'arbitro. Un nervosismo figlio del palleggio dei ragazzi di Possanzini.
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E il Mantova dal canto suo continua a fare la gara. A tessere la sua consueta ragnatela, che coinvolge tutti. Festa compreso. Al 34' tocca a Trimboli sfiorare il raddoppio. Discesa di Mensah a destra, invito rasoterra a centro area. Botta al volo di Trimboli a fil di palo. Determinante l'opposizione di Capelli.
Il raddoppio subito a inizio ripresa
I biancoscudati di casa aumentano la pressione nel finale di prima frazione. Ma è Fiori a trovare l'acuto cinque minuti dopo la pausa. Un tiro a giro precisissimo nell'angolino lontano fa secco Donnarumma.
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La replica al 57' è affidata a Tondini, entrato dalla panchina. Anche la sua conclusione è di pregevolissima fattura. Solo che sulla sua strada si erge un Festa eccellente che vola a mettere in out.
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L'Acm non rinuncia mai al palleggio ed esce sempre alla grande dalla sua area piccola, riuscendo a ribaltare l'azione con la velocità di Mensah. Il Padova si salva negando l'assist a Fiori.
Al 64' Delli Carri, già ammonito, rischia moltissimo per un intervento scomposto che meriterebbe un secondo cartellino. L'arbitro ignora. Poco importa.
I biancorossi dilagano
Il tris biancorosso lo firma Galuppini. Il minuto è il 68' e l'azione è da manuale. Uscita perfetta ancora una volta. Tocco delizioso a metà campo di Mensah che innesca ancora una volta la ripartenza. Galuppini palla al piede si cerca lo spazio giusto per una staffilata precisa sul primo palo.
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Il sinistro rasoterra vale il nono centro dell’anno. Nel finale due errori della difesa veneta rendono la serata del Mantova ancora più dolce. Sono Bragantini e Wieser (autore anche dell’assist per il compagno poco prima) a fissare il 5-0 conclusivo.
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Un piccolo, ma convinto, passo verso un obiettivo che si chiama serie B. Ora l’Acm ha sette punti di vantaggio sul Padova, più la vittoria nello scontro diretto. Al terzo posto (-8) la Triestina.