Mantova, fuga per la vittoria: la strada è lunga ma porta alla serie B
Il commento dopo lo strepitoso successo nel posticipo allo stadio Euganeo. Con 7 punti sul Padova e 8 sulla Triestina impossibile nascondersi. L’obiettivo è arrivare in fondo
Che il Mantova potesse vincere anche a Padova, allungando in classifica, era nel novero delle possibilità per chi ha visto cos’è stata capace di fare questa squadra nel girone d’andata. Che però Burrai e compagni ridicolizzassero la loro più immediata inseguitrice, dominando il match dal primo all’ultimo minuto e segnando 5 gol stupisce. Del resto la missione di questa squadra, splendidamente diretta da un allenatore che è tre spanne sopra la categoria, è proprio quella di stupire.
Il gioco meraviglioso dei biancorossi
Con il suo gioco delizioso e irridente, con la padronanza nel palleggio, con le verticalizzazioni che fanno pentire amaramente gli avversari quando si azzardano a pressare alti. Il Padova, che su questo match riponeva grandi speranze, è uscito dal campo distrutto e contestato dai suoi tifosi, accorsi in 8mila a sostenerlo.
Il lungo percorso con un sogno all’orizzonte
Dall’altra parte, il Mantova ha mandato in delirio i 1.107 fan arrivati all’Euganeo regalando loro una notte magica e facendo sognare traguardi impensabili a inizio stagione. Perché adesso, fermo restando la volontà del club di tenere il basso profilo, la strada verso la serie B si vede benissimo davanti a Burrai e compagni.
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È ancora lunghissima e piena di mille insidie ma quando dopo 20 giornate di campionato si hanno 7 punti sulla seconda in classifica (appena umiliata con un 5-0) e 8 sulla terza, è difficile nascondersi e non dire che questa nelle speranze di tutti è una fuga per la vittoria.
Quella vendetta servita con cinque ciliegine
Nota a margine: il 5-0 al Padova, risultato davvero storico, “vendica” in qualche modo lo 0-6 che i tifosi biancorossi furono costretti a ingoiare al Martelli. E risponde anche ai dubbi esposti da mister Torrente (quello che spedì l’Acm ai playout qualche mese fa) sui ritiri prepartita. Lui non ci crede, Possanzini e i suoi invece si son divertiti durante e dopo i 7 giorni a Veronello.