Alla Bazza torna l’antica tradizione: benedetti gli animali
Tanti cani di diverse razze, ma anche gatti, colombe, un’oca al guinzaglio e una cavalla con tanto di calesse al traino
Dopo le edizioni “ridotte” causa Covid, quest’anno la festa di Sant’Antonio Abate, alla Bazza di San Giorgio Bigarello, è tornata ai vecchi tempi con un numeroso afflusso di persone, oltre un centinaio, e decine di animali di affezione. Cani, di piccola e grossa taglia, di diverse razze, ma anche una colomba, un grosso gatto stretto in braccio dalla proprietaria, vista la presenza dei cani, un’oca al guinzaglio e una cavalla al traino di un calesse. Così il 21 gennaio.
Benedizione
Il mondo animale, ben rappresentato, è stato benedetto dal parroco di Roncoferraro don Stefano Tognetti che, per l’occasione, ha rispolverato le antiche rogatorie ad ognuna delle quali i presenti rispondevano con un ritornello: “salvaci Signore”.
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Dopo la benedizione, don Stefano ha celebrato la messa nella piccola chiesa della borgata. Tra il pubblico, con il suo cagnolino, anche il sindaco di San Giorgio Bigarello, Beniamino Morselli, in forma privata. La chiesetta, che dipende dalla unità pastorale San Leone di Roncoferraro, è famosa nella zona appunto per questa particolare festa, che si rinnova anno dopo anno, e sempre molto partecipata. Dopo la messa, alle 15.30 si è svolta la tradizionale processione con la statua lignea del santo custodita nella chiesetta.
Gara di torte
Al termine la Pro loco “La Ghianda” di Bigarello ha offerto un ristoro a base di vin brulè, tè e piccoli dolci. Poi tutti nell’oratorio parrocchiale di Villa Garibaldi per assistere alla tradizionale gara delle torte con offerta libera, seguita dal risotto, sempre a offerta libera. Il ricavato sarà devoluto in parte a padre Bruno Strazieri, missionario in Ecuador, e in parte per la manutenzione della chiesetta di Bazza.
La festa è stata organizzata da: Pro loco di Bigarello, Ecomuseo e Volontari di paese di Villa Garibaldi, con l’intervento della Protezione civile Vergilius di San Giorgio Bigarello per gestire l’inusuale traffico di veicoli lungo la stretta strada che conduce alla chiesetta dedicata a Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.