Via da luglio al cantiere del sottopasso di porta Cerese
foto da Quotidiani locali
Il “via ai lavori” è in agenda: partiranno a luglio per entrare nel vivo con gli scavi tra ottobre e novembre e dureranno due anni e mezzo. È pronto il cronoprogramma per la realizzazione del sottopasso di Porta Cerese uscito da un vertice convocato nella mattinata di venerdì tra sindaco Mattia Palazzi, Rfi e Tea.
Vertice con Rfi
A confermarlo è il sindaco Palazzi: «Abbiamo fatto una nuova call con Rfi, con il gruppo Tea e le società di Tea che opereranno sugli spostamenti dei sottoservizi dei sottopassi. Ciò che sembrava impossibile e che i mantovani attendevano da decenni sta diventando realtà. Sarà un cantiere molto complesso e c’è il massimo impegno da parte di tutti nell’approfondire ogni singolo aspetto, dalle fasi di cantiere alla viabilità».
I prossimi step
Al momento è in corso la validazione del progetto definitivo del sottopasso che fa seguito alla conferenza dei servizi. Durerà poi 4 mesi e partirà a fine febbraio la redazione del progetto esecutivo ad opera della ditta che ha vinto l’appalto integrato di Rfi. Dopo di che serviranno 60 giorni per la nuova validazione e altri 30 per le osservazioni.
Lavori da luglio
I lavori propedeutici al cantiere partiranno a luglio, ad opera di AqA, società del gruppo Tea che realizzerà l’impianto di sollevamento per lo spostamento delle reti idriche. «Tale cantiere è a tutti gli effetti un’opera del sottopasso - dice il sindaco - Pertanto il cantiere partirà a luglio mentre si starà definendo l’iter del progetto esecutivo. Tra ottobre e novembre inizieranno in parallelo gli scavi per il sottopasso vero e proprio. Stiamo lavorando affinché alcune operazioni necessarie, come le verifiche belliche e la demolizione del vecchio distributore di porta Cerese, possano essere anticipate a giugno».
Due anni e mezzo di cantiere
Il contratto prevede due anni e mezzo di lavori per un importo di circa 32 milioni di euro, tutto finanziato da Rfi grazie all’accordo siglato da Palazzi con il governo Draghi, nella persona dell’allora ministro Giovannini, il 16 dicembre 2021. Ed è sempre il sindaco a confermare che «durante l’intera durata del cantiere la viabilità di via Parma non sarà chiusa, salvo alcune lavorazioni sui sottoservizi, programmate per l’estate del 2025, che richiederanno al massimo tre settimane di interruzione».
Gambarara nel 2025
Per il sottopasso di Gambarara, la cui durata di cantiere sarà di due anni e 3 mesi, i lavori partiranno invece intorno a febbraio 2025 per un importo di circa 20 milioni di euro. E anche per via Brescia Palazzi anticipa che «si sta lavorando nella progettazione esecutiva e del cantiere per non chiudere la viabilità».
Palazzi: atteso da decenni
Palazzi non nasconde che i disagi non mancheranno «ma poi ci saremo tolti per sempre passaggi a livello che chiudono 29 volte al giorno a porta Cerese e 46 volte al giorno a Gambarara e le lunghe code di auto e camion con lo smog che portano: con queste opere liberiamo gli ingressi principali di Mantova e i quartieri dalla cintura ferroviaria». Insomma «ho lavorato cinque anni e negoziato con tre presidenti del consiglio e altrettanti ministri per ottenere queste risorse - conclude il sindaco - sento tutta la responsabilità affinché tutto vada come da programma, ma anche la gioia per vedere questo obiettivo sempre più vicino e concreto».