Una targa in strada per ricordare l’infermiere del 118 di Mantova
Se n’era andato una fredda mattina di gennaio. Un anno fa, mentre faceva jogging, una delle cose che amava di più, insieme al lavoro. Quello di infermiere al 118, che ogni giorno svolgeva con passione e competenza.
Antonino Tassani – per tutti semplicemente Toni - 57 anni, se n’era andato improvvisamente stroncato da un malore mentre correva in strada Dosso a Bancole. Uno shock per i colleghi delle ambulanze che all’arrivo hanno visto l’amico a terra ormai senza segni di vita. Le hanno provate tutte, ma non c’è stato nulla da fare.
Per ricordarlo i colleghi del 118 hanno posato una targa commemorativa nel luogo in cui ha accusato il fatale malore e ieri mattina una delegazione si è raccolta in preghiera in sua memoria.
Erano presenti la moglie Annalisa, il coordinatore del 118 di Mantova Antonio Didio e il responsabile provinciale Pierpaolo Parogni, infermieri, autisti e medici.
«È stato un momento molto commovente ritrovarsi su quella strada che simbolicamente ci unisce tutti - ha riferito uno di loro -. Toni era un amico per tutti. Buono, disponibile, umile e pieno di entusiasmo per il lavoro che facciamo. Per lui una vera passione».
Sulla targa posata alla base di un marciapiede dai colleghi si legge “In ricordo di Toni Tassani, nostro compagno di avventura, amico e collega. Il colleghi del 118 Mantova”.
Sposato e con un figlio ventenne, Antonino era tra gli infermieri più conosciuti e navigati del 118. Sportivo da sempre, amava correre e fare palestra. I colleghi lo hanno sempre descritto come un uomo in forma e che conduceva una vita sana. «Purtroppo in cerchi casi – avevano chiarito per spiegare la morte improvvisa – eventuali anomalie cardiache non vengono avvertite e magari qualche segnale del nostro corpo sottovalutato. Ma Antonino era sempre molto attento». E oggi quel vuoto che ha lasciato non è stato colmato: «Ci manca ancora tantissimo, il suo modo di fare e di lavorare. Per questo abbiamo deciso di dedicargli una targa e di commemorarlo».