Nuovo ufficio passaporti a Mantova: da 45 a 70 al giorno
Da una media di 45 appuntamenti al giorno a una settantina grazie all’aggiunta di uno sportello ai due già presenti. E questo sin dal 29 gennaio, primo giorno di apertura del nuovo ufficio passaporti in via Teatro Vecchio.
Più appuntamenti
Al netto del non risolto problema dei posti introvabili nell’agenda prenotazioni online gestita a livello nazionale, il trasloco ha già raggiunto l’obiettivo «di migliorare il servizio aumentando il numero giornaliero delle pratiche trattate - spiega il questore Giannina Roatta - considerando che con due sportelli ne trattavamo 250 a settimana escluse quelle in overbooking, ovvero le urgenze lavorative, di studio, salute o turismo segnalate via Pec». E la presenza una sala d’aspetto riscaldata anziché l’attesa in strada «serve a rendere l’attesa più confortevole all’utenza». Aperti dal lunedì al venerdì, i tre sportelli consentono di smaltire molte più pratiche a cui si aggiunge comunque «il lavoro delle postazioni di stampa - sottolinea il vicequestore Giorgio Azzareto - e quello di valutazione di tutte le Pec che arrivano per le emergenze». Che non sono poche: solo ieri erano 150 quelle da esaminare. A tal proposito, il vicequestore ricorda che l’urgenza «non può andare oltre i due mesi» così come ribadisce che quando è un’intera famiglia a dover rinnovare il passaporto, basta una segnalazione via mail che gli appuntamenti vengono accorpati.
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Il problema del portale
Il fatto è che se da una parte le domande sono davvero tante, dall’altra il sistema di prenotazione online degli appuntamenti è ormai una sorta di lotteria dove la spuntano pochi fortunati: forse quei pochi che sanno che ora l’agenda viene aperta non più all’alba ma un minuto dopo la mezzanotte.Resta comunque da capire perché ci siano in questura centinaia di passaporti non ritirati. Forse per tanti non c’era tutta questa urgenza.
Azione: misura non risolutiva
A secondo della questura i tempi di attesa per un appuntamento all’ufficio passaporti variano da due a dieci mesi: a ricordarlo è Azione che torna a chiedere risposte al governo. «La situazione è esasperante da troppo tempo - denuncia il segretario provinciale Gabriele Brigoni - lunghi tempi di attesa. La ministra Santanchè nel gennaio 2023 aveva promesso un intervento risolutivo e invece nulla è cambiato. Intanto il tempo passa e il problema rischia di aggravarsi ulteriormente con l’avvicinarsi delle vacanze estive. Questo grave disservizio ha favorito la nascita delle cosiddette "agenzie salta code" che promettono e non sempre mantengono, di abbreviare i tempi di attesa dietro lauto compenso. La Questura fa quel che può con i mezzi che ha a disposizione, ha aperto uno sportello in più all’ufficio passaporti ma la misura ovviamente non è risolutiva e nulla potrà servire se il governo e la ministra Santanchè non si decideranno a mantenere le promesse».
Lavoratori extra Ue: click day di febbraio verso il rinvio
A pochi giorni dalla data prevista, non si sa ancora quando aprirà la piattaforma del ministero dell’Interno per pre-caricare le domande dei lavoratori extracomunitari da far entrare in Italia quest’anno e in base a quanto anticipato ieri da alcuni quotidiani nazionali è molto probabile che i click day del 5, 7 e 12 febbraio slittino a metà marzo. Il motivo: a quanto pare il boom di richieste arrivate lo scorso dicembre ha mandato sotto pressione gli uffici: superiori come sempre alle quote disponibili, stavolta hanno raggiunto livelli record.
Record a dicembre
Erano 609.119 contro i 136mila ingressi previsti: per i lavoratori subordinati si tratta di cinque volte in più rispetto alle quote e tre volte in più per gli stagionali. Per quanto riguarda la provincia di Mantova a dicembre sono state presentate 3.556 domande di cui: 2.016 per assistenza familiare, 1.105 per lavoro stagionale e 435 per lavoro subordinato. In tutta la Lombardia ne sono state 52.746 con Mantova al quarto posto per numero di richieste tra le province della regione. Da segnalare inoltre che nel comparto dell’assistenza familiare ci sono state a livello nazionale oltre 78mila domande per 9.500 posti e che la sola Lombardia ne ha conteggiate 23mila.
Click day verso il rinvio
Oberate dalla valanga di domande, le prefetture non hanno ancora terminato l’esame di quelle presentate a dicembre e al momento sono stati emessi il 54% dei nulla-osta per i lavoratori stagionali a cui viene data la priorità. Il rinvio dei click day di febbraio sembra ormai scontato quindi e va tenuto conto sia che di solito l’apertura del portale per precompilare le domande avviene con largo anticipo sia che dal giorno del click day possono poi passare diversi mesi prima dell’arrivo in Italia con contratto di soggiorno e stabilizzazione della posizione lavorativa.