Tra privacy e ticket d’accesso, è scontro tra il Comune e la Cgil
foto da Quotidiani locali
Se lo scontro tra la sigla sindacale Cgil e Ca’ Farsetti si era fatto sentire già la scorsa settimana sui dipendenti comunali che hanno aderito al bando di “verificatori” del contributo d’accesso, ieri la miccia si è riaccesa. Sotto la lente della Cgil c’è la consulenza che il Comune ha chiesto a un legale romano nei giorni scorsi, tema privacy.
«Avevamo inviato una nota il 27 marzo scorso specificando proprio il tema della privacy e della raccolta e trattamento dei dati personali fra le prime perplessità», punta il dito Paolo D’Agostino, segretario Fp Cgil Venezia, «Oggi (ieri, ndr) abbiamo posto nuovamente la questione. Il Comune è stato finalmente costretto a confermare che ci sarebbero problemi nella gestione del dato al cambio turno dei dipendenti. Ma alla domanda precisa su quali siano i dubbi concreti non è stato dato alcun riscontro». Per la sigla sindacale, sarebbe il trampolino di lancio per mettere sotto accusa il contributo d’accesso.
Nero su bianco la replica dell’assessore al Bilancio Michele Zuin. «Anche questa volta ha passato il confine della verità. È assolutamente falso che ci siano problemi di rispetto della privacy nell’attività dei dipendenti coinvolti nel progetto del controllo sul contributo di accesso, men che meno nella gestione del dato del cambio turno, concetto peraltro di dubbia comprensione». Il nodo della questione - privacy e dipendenti comunali che, grazie a un bando volontario, potranno fare i controllori - secondo l’Amministrazione è oggetto di strumentalizzazione.
«L’Amministrazione ha chiarito al tavolo sindacale, dove fortunatamente c’erano anche altre persone, che invece hanno compreso molto bene, che non c’è alcun problema per il dipendente che svolga il ruolo di accertatore». Zuin chiarisce anche quale sarà il ruolo del legale, il cui incarico è stato definito l’altro ieri attraverso determina dirigenziale.
«L’incarico specialistico affidato a un legale riguarda il supporto amministrativo per la gestione di tutte le questioni derivanti dall’introduzione del contributo di accesso, che vanno da una revisione della documentazione, a una costante analisi dei processi, a una valutazione delle risultanze della sperimentazione (l’incarico infatti dura fino a novembre) finalizzata alle eventuali modifiche che si rendessero opportune in un’ottica di esame complessivo di tutti gli aspetti amministrativi per la sua migliore applicazione», spiega Zuin, «Attività specialistiche per le quali è bene avvalersi di professionisti a supporto».
Intanto, sono già settanta i dipendenti comunali che si sono resi disponibili per il controllo del contributo d’accesso, che debutterà il prossimo 25 aprile.