Chioggia, la sagra del pesce è un caso politico: escluso lo stand vicino a Fratelli d’Italia
Sagra del Pesce 2024: uno stand in meno, una polemica in più. Nei giorni scorsi è stata ufficializzata la data dell’85esima Sagra, dal 12 al 21 luglio, ma è stata anche confermata dal sindaco Mauro Armelao l’esclusione dello stand della coop L’Onda, per «mancanza dei requisiti necessari».
Un’esclusione che ai diretti interessati, vicini a FdI con cui il sindaco è ormai ai ferri corti da mesi, suona come una ripicca politica che non ha motivazioni reali e che potrebbe anche avere degli strascichi giudiziari.
La coop si rivolge a un legale
Il presidente della coop, Giovanni Di Giovanni, consigliere di FdI e membro del cda dell’ipab Casson, si è rivolto a un legale e non esclude di presentare ricorso per impugnare un provvedimento che «non è tecnico, ma politico».
Al momento l’unica certezza è che la Sagra avrà cinque stand, al posto dei soliti sei degli ultimi anni, perché i termini per la presentazione delle domande scadevano a febbraio e quindi nessuno potrà subentrare a L’Onda.
La sagra
La formula sarà sempre la stessa: stand lungo corso del Popolo che si trasformerà per dieci serate in un enorme ristorante a cielo aperto con i piatti della tradizione marinara locale: sarde in saor, spaghetti allo scoglio, frittura mista, pasticcio di fasolari, e un paio di cicchetterie. A corollario mostre, spettacoli di cabaret e concerti per intrattenere i turisti anche nel dopocena.
«Siamo lieti di annunciare le date ufficiali dell’85esima Sagra del pesce», si limita a dire il nuovo assessore al Turismo, Riccardo Griguolo, «un imperdibile evento gastronomico, celebre per la sua autenticità e tradizione, che si terrà dal 12 al 21 luglio, con una partecipazione lo scorso anno di 150.000 visitatori. In aggiunta alla squisita offerta gastronomica, organizzeremo eventi collaterali per intrattenere i partecipanti di tutte le età».
La posizione del sindaco
Il nodo però che già sta tenendo banco è quello dell’esclusione dell’Onda. «Non è corretto che partecipi alla sagra una coop che esiste solo per il tempo della Sagra», sostiene il sindaco, «si costituisce pochi giorni prima e chiude i battenti pochi giorni dopo. Durante l’anno non fa null’altro… Non ha i requisiti e quindi non è stata ammessa all’edizione 2024. Gli stand saranno cinque, magari valuteremo se ampliare i plateatici per dare comunque accoglienza allo stesso numero di avventori».
Nessun accenno ovviamente alla “vendetta” politica, ma i fatti delle ultime settimane, dopo il divorzio in giunta con FdI, stanno dimostrando continui sgambetti da una parte e dall’altra.
Sgambetto politico?
Che si tratti di questo ne è convinto anche Di Giovanni che lunedì 6 maggio ha posto la questione nelle mani di un legale. «L’esclusione ci è stata comunicata con una lettera del sindaco», spiega il presidente della coop, «e non da chi visiona tecnicamente le domande, senza alcun riferimento di legge nelle motivazioni. Ora invieremo una lettera per avere delle spiegazioni in termini di legge e quando avremo la risposta ci muoveremo di conseguenza. A noi suona come una cattiveria personale, dopo l’uscita dalla maggioranza. Questa “ritorsione” va però a danneggiare anche l’immagine della Sagra del Pesce e mette ansia anche agli altri stand perché evidentemente non basta più partecipare al bando e attendere l’istruttoria tecnica. In qualsiasi momento può arrivare la revoca dal sindaco…». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA