Il Teatro Goldoni di Venezia accoglie il presidente Mattarella dopo un restyling
Il Teatro Goldoni di Venezia con i suoi 402 anni si prepara ad accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lunedì 27 maggio, dove presenzierà alla cerimonia di consegna del Premio Ugo La Malfa per la Cooperazione Internazionale alla Direttrice Generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva.
Nel 1622 inaugura a Venezia il Teatro di San Luca o di San Salvador, Vendramin o Apollo. Il più antico teatro al mondo a svolgere, in via esclusiva e continuativa, una regolare stagione artistica dopo 4 secoli dalla sua apertura. 402 anni di stagioni e di produzioni teatrali a partire da quelle che Luca Vendramini commissionò a Carlo Goldoni dopo che l’edificio venne adibito da magazzino a teatro.
Nel 2023 si sono conclusi i lavori per l’ottenimento del CPI, l’installazione delle nuove poltrone e del nuovo impianto audio della sala grande ad opera del Comune di Venezia e che permettono oggi di accogliere eventi internazionali come quello che Cà Foscari insieme alla Fondazione Ugo La Malfa Treccani e Banca Intesa stanno organizzando.
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Nell’ultimo mese inoltre il TSV ha portato avanti ulteriori interventi per rendere il teatro Goldoni un luogo sempre più accogliente:
- rinnovato le tende di velluto della platea,
- riportato a nuovi colori il pavimento del foyer,
- installato luci a led nei lampadari Venini
- ridipinto il colonnato e l’accesso alle biglietterie sempre nel foyer
Oltre al foyer rinnovato il presidente potrà ammirare anche l’imponente opera dell’artista Olimpia Biasi, Come un manto per le lucciole. Presentata a Venezia, nel foyer del Teatro Goldoni, l’opera, commissionata da McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, è un imponente arazzo realizzato con un intreccio di tessuti di recupero su rete industriale lungo 7 metri e alto 1,20 metri tra cui anche pezzi di velluto delle vecchie poltrone di sala dismesse.
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Il Teatro Goldoni sarà aperto tutti i giorni a partire da quest’estate quando verrà lanciato la prima produzione internazionale residente del TSV in coproduzione con la Compagni Finzi Pasca, Titizè a Venetian dream che dal 18 luglio al 13 ottobre dal giovedì alla domenica tutte le settimane porterà i cittadini e il pubblico internazionale a sognare con uno spettacolo dedicato a un pubblico intergenerazionale grazie anche all’utilizzo del linguaggio universale della clownerie, della danza, della musica e del teatro acrobatico e riportando la tradizione veneziana della commedia dell’arte a nuova vita.
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Non si fermeranno qui gli interventi del Teatro, perché a partire da settembre il Goldoni diventerà la casa della Accademia Teatrale Carlo Goldoni ospitando ogni giorno nelle sale i 24 allievi oltre ai docenti del primo e secondo anno. Saranno previsti nuovi interventi nei foyer e negli spazi comuni per rendere ogni spazio accessibile, far convivere più attività e far diventare il Goldoni luogo di incontro per tutti.
La scheda
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Il Teatro Stabile del Veneto è uno dei più importanti teatri d’Italia con più di 250 produzioni ed è il più accreditato depositario di una tradizione artistica e culturale unica e radicata nel territorio che spazia da Goldoni a Gozzi, da Ruzante ai canovacci della Commedia dell’arte.
Fondato nel 1992 dalla Regione Veneto, dal Comune di Venezia e dal Comune di Padova, il Teatro Stabile del Veneto fin dalla sua nascita gestisce con successo il Goldoni, il più antico tra i teatri italiani ancora in attività, il Teatro Verdi di Padova e dal 2019 anche il Teatro Mario Del Monaco del Comune di Treviso. Tra i suoi soci il Teatro conta anche la Provincia di Padova e le Camere di Commercio di Padova, Treviso-Belluno e Venezia-Rovigo contraddistinguendosi, così, come unico teatro pubblico rappresentato da tre Camere di Commercio – e Confindustria Veneto Est a cui si è aggiunta la Fondazione di Venezia. A settembre 2023 si è trasformato in Fondazione.
La dimensione territoriale che lo caratterizza, unita a un respiro nazionale e a una forte vocazione internazionale, fa dello Stabile uno dei più importanti motori per lo sviluppo culturale del Veneto che coinvolge ogni anno oltre 150 mila spettatori, 6000 abbonati, più di 3000 studenti delle scuole superiori portati a teatro, 300 maestranze tecniche ed artistiche.
Il 3 giugno 2022, con un decreto del Ministro della Cultura, il Teatro Stabile del Veneto è tornato nel cluster dei sette teatri nazionali e il 21 giugno 2024 verrà presentata la nuova stagione teatrale 2024/2025.