A Padova l’ultimo acuto 23 anni fa e fu Ciccio-gol: «L’Acm può rifarlo»
foto da Quotidiani locali
Lo stadio Euganeo non è mai stato terreno fertile per il Mantova, tant’è che dall’ultima volta che i biancorossi hanno espugnato Padova sono passati ben 23 anni. Era il 7 gennaio 2001, ultima di andata di C2: 1-0 e gol di Ciccio Graziani.
L’impresa
«Lo ricordo bene quel gol – dice l’ex bomber, ora allenatore della Primavera Acm – cross di Sacchetti e mia incornata in rete sotto la curva dei nostri tifosi. Era una partita importante, d’alta classifica tant’è che poi il Padova vinse il campionato. La nostra era una buona squadra: c’erano Bellodi, Lampugnani, Antonioli, Parlato, Gutili… ».
In panchina era però subentrato Loris Boni a Giorgio Roselli dopo la “tradizionale” crisi autunnale dei biancorossi, partiti con mire ambiziose. Quel successo a Padova, in casa della capolista, poteva essere cruciale per la rimonta.
E commosse l’allora presidente Mario Cioli, esploso in un pianto incredibile in tribuna a fine gara. «Cioli era un presidente vecchio stampo, un papà per noi giocatori – racconta Ciccio – Lo ricordo con grandissimo affetto, per lui i valori umani contavano più dei risultati. Le domeniche con tutta la squadra a messa con lui e tanti altri aneddoti... È un calcio che non c’è più, ma sono davvero bei ricordi».
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Ripetersi
Lunedì 8 gennaio il Mantova spera di ripetere quella impresa in un big match da brividi. C’è da trovare un altro Graziani... «Ma no – sorride il bomber biancorosso di tutti i tempi – il Mantova attuale ha dimostrato sul campo di essere sul piano del gioco, del possesso e delle occasioni create una spanna sopra tutti. Passare dalla D al primo posto in C in pochi mesi senza spendere follie è stato frutto di un lavoro che rasenta la perfezione. Mi ricorda un po’ il ciclo che partì con Castagnaro in C2 proprio l’anno che si spese meno del solito... Ma adesso è presto per parlare di cicli, c’è da andare avanti con i piedi per terra e senza pressioni».
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Il big match
Sulla sfida di lunedì Graziani ha le idee chiare: «È importante ma in ogni caso non sarà decisiva, perché c’è un intero girone ancora da giocare. Certo, se dovesse vincere il Mantova come tutti ci auguriamo, aprirebbe un bel solco in classifica. E per questo motivo penso che la gara sia più delicata per il Padova che per l’Acm. Mi auguro sia una bella sfida, anche se vista l’importanza della posta in palio potrebbe esserci un pizzico di tensione. Ma in campo ci saranno giocatori forti, importanti e dunque lo spettacolo alla fine non dovrebbe mancare. Più dei punti qui in palio secondo me c’è l’aspetto psicologico: il Padova vincendo potrebbe avere una spinta, mentre il Mantova con un risultato positivo acquisirebbe ulteriore fiducia e vincendo metterebbe in grossa difficoltà psicologica i rivali».