A Guidizzolo la fiera dell’orticoltura: cinquemila visitatori da quaranta Paesi
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da quaranta Paesi](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/gazzettadimantova/2024/01/25/093532465-8bd0ec12-7097-4a68-899f-a13de56d93be.jpg)
foto da Quotidiani locali
L’angolo delle registrazioni è una babele. Il 24,25 e 26 gennaio, a “Orticoltura, tecnica in campo”, rassegna dedicata alla filiera orticola, arriveranno visitatori da una quarantina di Paesi del mondo, nessun continente escluso. Più di cinquanta gli espositori, oltre 5mila i visitatori attesi nei tre giorni. La Ferrari Growtech di Guidizzolo, che con Idromeccanica Lucchini e Gremizzi Vivai si è inventata l’evento 25 anni fa, ospita l’evento. In programma seminari, momenti per fare rete, dimostrazioni in campo nella maxi serra.
Rassegna internazionale
«I visitatori arrivano da tutto il mondo, dal Sud Africa agli Stati Uniti, da tutta Europa e persino dalla Nuova Zelanda - dice Francesco Ferrari, tra i titolari dell’azienda - invitiamo tutti i nostri clienti. Chi viene qui cerca nuove tecnologie e la possibilità di produrre meglio, di più e in maniera più sostenibile». Grande l’attenzione per le macchine intelligenti che fanno la sarchiatura meccanica, una valida alternativa all’utilizzo degli erbicidi, in molti casi messi al bando. E per strumenti sempre più veloci, in grado di trapiantare e seminare in minor tempo e con meno personale.
Mercato in crescita
Buono l’andamento del settore, a gonfie vele l’attività dell’azienda di Guidizzolo: «Mai avuto così tanti ordini come quest’anno - continua Ferrari - abbiamo commesse per sei mesi, solitamente in questo periodo ne abbiamo per due o tre mesi». Il trend premia l’innovazione: «Vanno molto le macchine a elevata tecnologia, mentre c’è una lieve flessione, anche se c’è stato un recupero rispetto agli ultimi tre mesi dell’anno, per le macchine più tradizionali».
La fiera, che torna dopo una pausa (l’ultima edizione risale al 2020) è biennale e interessa tutta la filiera: dalle sementi alle tecnologie dei vivai, fino alle serre, alle nuove tecniche di coltivazione, a macchine e strumenti per semina e trapianto.
Prove in campo
Cuore della tre giorni è la maxi serra. Il programma prevede una serie di dimostrazioni, ciascuna della durata di circa sette minuti. Non sono ammesse dimostrazioni simultanee, per garantire che i visitatori si concentrino su ogni singola macchina. Le dimostrazioni sono introdotte dall’agronomo Lorenzo Benvenuti dell’Università di Padova.
Nel pomeriggio, i partecipanti assistono a conferenze e seminari tematici. Le aziende presentano i loro prodotti, mentre gli agronomi affrontano argomenti tecnico-orticoli di grande attualità. I visitatori possono anche prenotare una dimostrazione in campo con una delle macchine esposte.